Vivo e conosco l'Africa da tanto tempo, ho visto e vissuto situazioni disperate, ma in quel continente c'è vera solidarietà, perché tutti, e dico tutti, sono abituati a soffrire, pertanto la gente tra loro è molto solidale ..... mi spiace, ma la nostra società è malata ....

Dimenticavo.....tra questi c'era anche una specie di "Rambo" ... (Sa tutto di tutto, sopravvivenza, ecc.) È stato il primo a dileguarsi, "prepper" devi esserlo dentro innanzitutto ....

Una curiosità da parte mia.

In caso di EMP su scala europea, o su paesi stranieri, che succede alle centrali nucleari? Voglio dire, le centrali nucleari funzionano 'bene' se funziona l'impianto di raffreddamento. Se questo va fuori uso c'è rischio di fusione del nucleo. Normalmente si cerca di evitare tale disastro ricorrendo all'acqua di mare (o di lago o di fiumi) per raffreddare il nucleo, ma se le pompe non funzionano non si può fare...

Questa mia ipotesi è corretta?

Se si, ci troveremmo a fronteggiare tante Fukushima e/o Cernobyl, in questo caso cosa si può fare?

Ciao dalle Marche

pregare ....se sei credente
o hai un bunker o non ci sopravvivi
io ho dato un occhiata alla mappa delle centrali nucleari in svizzera e in francia ....ce le abbiamo attaccate
ora come ora sapete che nn sarebbe necessaria un evento estremo come un EMP ma un banalissimo attacco hacker per metterci in ginocchio , spegni tutto ... pazzesco
a fukushima se ci pensate tutto sommato è andata "bene" , sono stati coraggiosi i tecnici e il direttore della centrale che ha evitato il peggio ma poteva essere un disastro veramente piu importante

Se vivi in campagna potresti realizzare un bunker (ormai è una moda.....) Lo potresti realizzare in proprio se hai un po' di manualità, di base almeno 2 mt sotto terra e se non usi calcestruzzo sulla muratura, tanto piombo in lastre, saldate tra di loro..... ovviamente servono tante altre cose, purificazione aria, ecc. ovviamente se hai questo timore (disastro nucleare o peggio) dovresti arrivarci in brevissimo tempo, significa viverci sempre a pochi metri, ovviamente è impensabile!!!! ......

Ciao Caio,
in realtà la situazione a Fukushima è ben più grave di quel che in genere si crede. L'emergenza è tutta ancora in corso e si aggrava di mese in mese, nel silenzio complice dei media. Al momento attuale, per quanto riguarda il corium del reattore 2 non sanno bene dove sia finito. Le ultime immagini che sono riusciti ad avere dell'interno mostrano una voragine che si apre nel pavimento attraverso il quale è precipitato il corium che dovrebbe essere arrivato ormai alle falde acquifere. Non ci sono aggiornamenti perché l'ultimo robot inviato non è riuscito nemmeno ad avvicinarsi perché fritto dalle radiazioni: l'ultima lettura ha rilevato più di 50 Siviert (Meno di 1 Siviert è sufficiente ad uccidere un essere umano in pochi minuti).
I tecnici della TEPCO (l'azienda che gestisce la centrale di Fukushima) ha dichiarato che al momento attuale non esiste una tecnologia che permetta il recupero del materiale radioattivo, che sarà sviluppata nella prossima (o prossime?) generazioni. Tuttavia è chiaro che l'azione di bonifica richiedere 40 anni, con una spesa di varie decine di milioni di dollari e che il sito rimarrà comunque inabitabile per circa 100 anni.
Intanto, le perdite di acqua radioattiva nell'Oceano Pacifico continuano: detriti radioattivi sono stati trovati sulla costa occidentale degli USA, nel plancton e può non essere una coincidenza che, nell'anno appena trascorso c'è stata una moria di decine di milioni di salmoni del Pacifico, tanto che la maggior parte delle grandi compagnie di pesca del Nord America sono fallite. Varie zone dell'Oceano si stanno desertificando ed è notizia recente è la moria di centinaia di squali leopardo le cui carcasse sono state ritrovate sulla costa di San Francisco.
Molti studiosi stanno dicendo che, ancora nel silenzio dei media, la catena alimentare del Pacifico sta collassando… e che questo porterà alla fame milioni, se non miliardi di persone che direttamente, o indirettamente, da quella catena dipendono.

Detto questo, spero che qualcuno ti contraddica, ma temo tu abbia ragione. La mia perplessità è che con un bunker posso sopravvivere per un anno. Forse 5. Ma poi? Le scorte finiranno e l'ambiente sarà avvelenato dalle radiazioni di decine di centrali nucleari esplose o con pesanti perdite.

Uffa!

Ciao dalle Marche

Fortunatamente vivo nelle Marche che haq una percentuale bassa di popolazione per Kmq, principalmente distribuita lungo la costa. Per me che vivo in un piccolo centro, dove attraversate un paio di strade puoi ritrovarti in aperta campagna, avere un rifugio nucleare a pochi metri non sarebbe poi così strano.

Personalmente però, per cose del genere non credo molto nelle soluzioni fai da te. Non essendo un ingegnere sono tanti e complicati i problemi da risolvere. Un rifugio dovrebbe essere per tutta la famiglia (e la mia è una famiglia piuttosto numerosa) con spazio in abbondanza, dovrebbe avere servizi igienici efficienti (non è facile in un rifugio antiatomico), purificatore d'aria e scorta d'acqua per minimo minimo 15 giorni, ma sarebbe meglio 1 anno, calcolato anche le necessità igieniche personali. Oltre a tutto ciò, occorre anche avere spazio per le scorte (E le scorte). Preferirei affidarmi a ditte specializzate.
Un discorso a parte va riservato a ricambi dei vari sistemi presenti nel rifugio.
Ergo, ci vogliono un sacco di soldi. Che non ho.

Accidenti.

Io penso che "il problema" del rifugio antiatomico, non si ponga per nessuno in realtà, quindi il problema non si pone, la nostra società forse ha problemi ben più gravi da affrontare .... L'unica realtà in Italia è il ns territorio, alluvioni, frane, terremoti, almeno dal punto di vista idrogeologico, a parte problematiche sociali che (spero) tutti conosciamo ...

per fare un bunker ci vogliono i quattrini ma ammesso c'è li avessi a cosa mi serve se un disastro ad esempio nucleare accade quando sto fuori casa e lontano dal mio bunker??mi abbusco tutto il fallout atomico e la cenere radioattiva

Beh! Nunzio... no. Non è così. Credo che sia davvero poco probabile che un conflitto nucleare scoppi all'improvviso! Credo piuttosto che ci si possa arrivare con un escalation di eventi. Come prepper dovresti saper riconoscere quando il rischio si fa davvero alto. In quel caso, farai in modo di rimanere nei pressi del bunker aspettando che l'aria si raffreddi. E se non lo fa, sei pronto a rifugiarti nel bunker.

Avendone la possibilità e ritenendolo necessario, non si può rinunciare al bunker (o a qualsiasi altra cosa) perché qualcosa potrebbe andare storto e potrei non riuscire a raggiungerlo. Anche perché, se lavoro e impegni ti portano spesso lontano, o cambi lavoro o prepari un piano per fronteggiare emergenze simili (come tutti i prepper dovrebbero fare).

Con la tua logica, allora dovremmo smettere di prepararci, perché:
- che preparo a fare la mia 72 ore da usare in caso di terremoto? la casa potrebbe cadermi sulla testa.
- che preparo a fare un anno di scorte di cibo visto che potrebbe prendermi un infarto il mese dopo che potrei cominciare ad averne bisogno?
- che preparo a fare la mia BOL se poi potrei non riuscire a raggiungerla?

E così via... capito che intendo?

Per quello che mi riguarda, purtroppo non ho la possibilità economica per costruire un bunker, ma se l'avessi, lo farei.

In Svizzera sono più avanti: per legge tutte le nuove costruzioni devono avere un bunker anti atomico in grado si sostenere gli occupanti per almeno 14-20 giorni. Fabbriche e uffici compresi. Anche per eventuali ospiti.

Ciao dalle Marche