Tutte le forme di autosostentamento da noi elencate hanno di certo una buona base di conoscenza o perlomeno c'e' la volonta in ognuno di noi a migliorare il sapere.
Io potrei solo aggiungere una cosa a mio avviso molto importante.Qualunque luogo o rifugio sceglierete per vivere e praticare le tecniche di autosostentamento agricolo e di allevamento ,non dimentichiamoci mai che in un luogo ricco di vegetazione selvatica, bosco di pianura o di montagna, distese prative , esistono una varieta di piante commestibili e ricche di preziosi minerali. E'quindi importante conoscere il territorio e tutto cio che di commestibile puo offrire, considerarlo in pratica un enorme orto selvatico.Il problema e'avere la conoscenza di queste piante o frutti, da non sottovalutare per non rischiare di avvelenarsi.Sono tutte conoscenze che abbiamo perso e che pochi grandi vecchi ci hanno trasmesso....purtroppo molti non ci sono piu.
Per quanto rigurda l'acqua coltura o coltura idroponica è una buona soluzione se si hanno delle conoscenze specifiche, forse un po difficile da mettere in pratica in certe zone.
L'autosostentamento inteso come indipendenza energetica, lo considero essenziale. Riscaldamento a legna con delle buone stufe e l'ausilio di pannelli fotovoltaici e solari. A questi prodotti se vi interessa vi consiglio di visitare il sito Flexienergy di Alessandro Giubilo....a mio parere vende ottimi prodotti e sa quel che dice

Ottimo... Io personalmente ci darò un occhiata e concordo con te...

lupo bianco888 ha scritto: Riscaldamento a legna con delle buone stufe e l'ausilio di pannelli fotovoltaici e solari.

Una domanda: per cosa gli usi i pannelli solari? Te lo chiedo, perchè li reputo comunque un qualcosa che è soggetto a rotture/difetti/manutenzione e quindi, per me, non proprio indicato per un autosostentamento, a meno di non poterne fare proprio a meno.

In una Bol autosotenibile, io CERCO di inserire tutto quello che posso fare/aggiustare da me e che non dipende da fonti esterne di qualunque tipo.

Se posso dire la mia da possessore di pannelli fotovoltaici e termici, la manutenzione e le rotture sono davvero poco frequenti.
Quelli attualmente in commercio resistono benissimo anche alla grandine, mal che vda si dove sostituire il vetro esterno.
Discorso diverso con i collettori solari, ovvero quelli che scaldano l'acqua, più delicati e soggetti agli sbalzi termici, se l'impianto è fatto un po "alla tre e due" come si dice dalle mie parti.

oltre al fatto che al momento costano ancora troppo ....e come al solito non siamo in grado di essere competitivi con i cinesi e li blocchiamo con delle tasse altissime per renderci competitivi ....ottima mossa !
per il momento non ci resta che aspettare e intanto prendere un pannello da 100 o 200 w e ricaricare una batteria da utilizzare in caso di black out per tenere in funzione almeno il frigorifero

...frigo da 12V?? tipo quelli da auto?

Anche una classe tripla A va bene non ha un consumo eccessivo e dovrebbe reggere con un pannello solo...
Ma se guardiamo al consumo minimo un frigo da viaggio va più che bene...

Considerate sempre il problema spunto:
Un motore elettrico (che sia il compressore di un frigorifero, piuttosto che una lavatrice o altri elettrodomestici provvisti di motore) che necessita di 400 Watt per lavorare, avrà bisogno di 800 Watt di spunto (all'incirca).
Quindi occorre molta più corrente di quella che consuma per avviarlo.

Sicuramente...
Un 12v non necessita di una grande fonte di energia.... ed è facilmente riparabile se si hanno le nozioni dell'elettrotecnica/elettronica...

Credo che un frigo 12v sia una soluzione di emergenza momentanea, ma, dalla mia esperienza, non riesce a raffreddare molto nella stagione estiva. E' più un qualcosa per non far riscaldare le bevande che un qualcosa per mantenere i cibi, evitando che vadano a male.