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× Cosa mettere da parte per assicurarsi una transizione più soft.

Scorte alimentari: voi come le fate?

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Noto con piacere che concordiamo che fare scorte all'americana non ha senso.
Capisco tuttavia che c'è un fraintendimento di fondo per cui sembriamo avere delle opinioni diverse.

I casi di Argentina, Grecia e Spagna sono emblematici di un collasso socio economico dal quale nessuno Stato è al sicuro. Il collasso è generato dal sistema consumistico, finanziario e capitalistico che porta i germi dell'autodistruzione radicati al suo interno. Quella che sommariamente viene definita come crisi, in realtà non lo è. E' una battaglia per la redistribuzione di redditi e diritti che si gioca ad un livello superiore rispetto a quello nazionale. Aspettare che passi nel frattempo esaurire le scorte non è la mossa vincente a mio modesto avviso.

Il caso di Sarajevo è più vicino a quello che pensavo nel mio precedente post. Potrei fare riferimento anche a quello che succede in Siria e negli altri Paesi della primavera araba. I Governi hanno reagito con la repressione, con i bombardamenti. E' in casi del genere che secondo me è giusto tentare di mettere in sicurezza la propria famiglia almeno in un Paese più ospitale.

Riguardo alle competenze, un uomo ne può sviluppare molte, compresa la conoscenza dell'agricoltura. E' più facile però se le competenze sono distribuite tra i partecipanti ad una comunità.

In ultimo, se la situazione di crisi è progressiva nella sua azione, è possibile misurare l'avanzata delle difficoltà e immagazzinare scorte in modo da avere un periodo tampone prima di passare all'autosufficienza. Se invece il cataclisma è repentino, io suggerisco l'azione combinata di una squadra che velocemente sia in grado di recuperare dal territorio le scorte necessarie.


Sopravvivenza Estrema CE-01
#24359

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SoEstrema ha scritto: Noto con piacere che concordiamo che fare scorte all'americana non ha senso...

Verissimo

SoEstrema ha scritto: In ultimo, se la situazione di crisi è progressiva nella sua azione, è possibile misurare l'avanzata delle difficoltà e immagazzinare scorte in modo da avere un periodo tampone prima di passare all'autosufficienza. Se invece il cataclisma è repentino, io suggerisco l'azione combinata di una squadra che velocemente sia in grado di recuperare dal territorio le scorte necessarie.


Anche qui... 'ni'...
Il punto è che se inizi a fare le scorte "ai primi sentori" di fatto fai cmq una scommessa con la sorte: che ti dia almeno il tempo di fare "abbastanza" (?) scorte prima che tutto precipiti.
Io preferisco non correre questo rischio e farle da ora, ma è una scelta personale.

Reperire nel territorio le risore a seguito di un cataclisma repentino si fa solo in un modo che non condivido: appropriandosi di cose che non sono nostre. Portei sbagliarmi ma non vedo altri metodi, anche perchè dubito che in uno scenario simili chi ha delle risorse sarà molto disponibile a commerciarle... e poi in cambio di cosa? Sempre di cose che dovremo già avere da parte.

Certo è che un gruppo di persone ha più possibilità, cosa importantissima (ma solo se e fintanto che va d'accordo e fa gruppo, cosa che è più facile a dirsi che a mantenersi in situazoni di stress e risorse scarse).

Il punto delle scorte è uno solo: servono a comprare "TEMPO" durante un disastro, per quello si calcolano in mesi e non in Kg di pasta. Il tempo che compri lo puoi usare per risolvere altri problemi, tra cui quello di un'approvigionamento stabile o la sussistenza a lungo periodo senza avere anche il problema del cibo (medicine etc) da risolvere.
Per questo non vedo problemi ad averne tante quanto si riescono a gestirne.

#24379

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Assolutamente d'accordo con te Pack, la situazione post evento traina con se una valanga di problemi logistici, medici e l'ultima cosa che vorrei affrontare è lo sciacallaggio; l'andare per i paesi e/o negizi a razziare quanto più mi è possibile con l'idea di prendermi una schioppettata non mi ispira molto..... anche perchè è quello che farei io se cercassero di razziarmi le scorte.Da buon intenditor..... poche parole. :whistle:

#24380

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Chiedo scusa ad Alpha e Pack per non aver espresso il mio pensiero in maniera sufficientemente articolata da essere comprensibile e condivisibile. Infatti io non posso che sottoscrivere le vostre osservazioni sulla inopportunità di affidarsi a metodi criminali per completare approvvigionamenti dell'ultima ora.
Il mio suggerimento è radicale, ma applicabile solo in caso di gravissima minaccia, direi un gradino sotto l'invasione di Astro-Zombi dallo spazio profondo.
Auspicandomi sempre il meglio per l'umanità e la società in cui vivo, non posso che pensare comunque agli scenari più complessi come esercizio tattico e di sopravvivenza. Se poi dovesse presentarsi, sfortuna vuole, uno scenario difficile ma comunque affrontabile rimanendo nei canoni di comportamenti civili, sarò ancor più pronto a rispondere.
Tornando agli scenari più catastrofici, pensare che possa esistere una forza civile in grado di far recedere da comportamenti criminali è una scommessa molto azzardata. Pensate alle caserme, ai depositi militari, che possono essere abbandonati in massa e saccheggiati. Riuscireste a difendervi da un gruppo paramilitare che gira in carro-armato? In scenari simili servono tattiche estreme. Ovviamente qui si apre un mondo sconfinato di speculazioni, ma i miei interventi precedenti andavano in questo senso interpretati.


Sopravvivenza Estrema CE-01
#24387

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@ SoEstrema
Ti faccio una domanda (senza spirito di polemica): secondo te che probabilità ci sono che si arrivi ad uno scenario così estremo? Un conto è parlare di gruppi di persone dedite allo sciacallaggio in caso di calamità, un altro è pensare che vengano saccheggiate delle caserme per armare dei reparti paramilitari. Come dici giustamente te è bene pensare a tutte le evenienze, però una guerra civile con l'impiego di mezzi corazzati è un'ipotesi un po' estrema.

#24397

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Si... infatti...

Siamo partiti nella nostra analisi da casi reali ed accaduti, ma finiamo per prendere ad esempio cose mai successe e decisamente estreme sia per gravità che per improbabilità... credo che il discorso non stia inpiedi.

Con questi salti logici e di contesto non si riesce a fare un ragionamento razionale dall'inizio alla fine

#24437

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Aggiungo una cosa che qui non e' stata considerata. Un conto e' ragionare come se ci fossimo solo noi, ma per me che ho tre figli piccoli, le scorte sono un'elemento fondamentale in quanto le loro capacita' d'adattamento e la loro resistenza sono minori.
Quindi no alle super mega scorte americane anche perche' impossibili da ruotare, ma ben vengano scorte di qualche mese. Per quanto riguarda la ruotabilita' delle scorte, basta che le scorte siano composte da cibi di uso abituale; in fondo e' una dispensa come facevano i nostri nonni.
Relativamente agli scenari futuri, quello piu' probabile secondo me e' di un impoverimento generale e aumento dei piccoli furti (occhio agli orti). Ciao


ID DX : 1TRC059

Radio : Kenwood TS-440s ; Ranger - Rci2950 ; Lafayette Typoon ; Polmar EX-40 ;
Baofeng UV5-r ; PMR Polmar Easy

Antenna : Solarcon Imax 2000
#24446

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Caro Asmodeo, ti ringrazio moltissimo per la domanda. In effetti, rispondendo a te mi permetti di giustificare in parte la presenza su questo forum. SoEstrema sta per Sopravvivenza Estrema, intendendo proprio strategie di sopravvivenza in scenari "apocalittici" che si accomunano per il fatto che non esiste più alcuna possibilità di soccorso e tutela da parte di organismi precostituiti come forze dell'ordine, protezione civile, ospedali ecc..
Le probabilità che si verifichi una situazione del genere sono molto basse, quasi nulle. Per questo motivo non investo risorse economiche preparandomi a tali scenari ma li utilizzo come una palestra tattica intellettuale per testare strategie a vari livelli.
Riguardo le calamità più probabili, ho scorte per poco più di un mese. Un tempo sufficiente per rientrare da un'emergenza o adattarsi ad un cambiamento dell'ambiente. Queste ovviamente sono tarate sulle mie necessità e su quelle della mia famiglia (siamo in tre più due cani).


Sopravvivenza Estrema CE-01
#24450

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Caro Packleader, rileggendo i miei interventi non posso che convenire sul fatto che mancavano di linearità. In futuro cercherò di spiegarmi in maniera più compiuta. Se ritieni che il confronto sia interessante possiamo scomporre la discussione iniziata in più linee: una indirizzata all'analisi delle scorte per far fronte ad eventi non auspicabili ma che hanno una ragionevole probabilità di accadere, una indirizzata alle calamità naturali, un'altra ad eventi apocalittici altamente improbabili; tutti trattati dal punto di vista delle scorte ovviamente.

Aggiungo di essere molto soddisfatto dal confronto di opinioni che stiamo avendo, arricchisce le mie esperienze e mette in gioco le mie strategie. Fa sempre piacere frequentare persone aperte, propense al dialogo.


Sopravvivenza Estrema CE-01
#24451

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SoEstrema ha scritto: Sopravvivenza Estrema, intendendo proprio strategie di sopravvivenza in scenari "apocalittici" che si accomunano per il fatto che non esiste più alcuna possibilità di soccorso e tutela da parte di organismi precostituiti come forze dell'ordine, protezione civile, ospedali ecc..
Le probabilità che si verifichi una situazione del genere sono molto basse, quasi nulle. Per questo motivo non investo risorse economiche preparandomi a tali scenari ma li utilizzo come una palestra tattica intellettuale per testare strategie a vari livelli.
Riguardo le calamità più probabili, ho scorte per poco più di un mese. Un tempo sufficiente per rientrare da un'emergenza o adattarsi ad un cambiamento dell'ambiente. Queste ovviamente sono tarate sulle mie necessità e su quelle della mia famiglia (siamo in tre più due cani).


Uso il tuo stesso "metodo" ;)

Dopo aver parlato con alcuni miei compagni di classe (ho 15 anni) adesso, leggendo questa lunghissima conversazione, sto rientrando nel mondo del normale (per quanto possa esserlo...).
Usate termini che io nemmeno conoscevo, 'riscopro' la lingua italiana

Il bello di questa community è appunto la possibilità di scambiarci opinioni e punti di vista diversi, è una cosa molto utile e spesso piacevole.

#24452

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