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Indipendenza energetica.... Come?

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Io ho gia in mente come rendere indipendente la mia casa....però vorrei avere un parere da voi sul mio progetto....

Ho in mente di rendere indipendente la mia casa dal gas con il bio gas sfruttando i liquami prodotti da umani e animali che sarenno presenti per il mio supporto alimentare.....

Il tutto con un digestore che riuscirá a fornirmi il bio gas per cucinare e riscaldarmi in parte....e se ne avanza con un sistema di depurazione del bio gas riuscirei ad ottenere il gas metano per la locomozione di un mezzo a metano..

Per l'acqua visto che la mia casa ha un pozzo indipendente sono giá apposto.

Per l'energia elettrica ho pensato ad energia solare e micro eolico sul mio tetto con accumulo in pacchi di batterie e se non dovesse bastare.

Istallero una cella ad elettrolisi che mi produrra idrogeno con l'energia elettrica in eccesso.

L'idrogeno sará usato nella pila combustibile per proderre elettricitá di notte se le batterie non bastassero o come scorta.

Che ne dite?

#10596

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bella idea, hai già reperito una guida su come procedere? avevo pensato anche io a qualcosa di questo tipo ma non sono riuscito a reperire alcun tipo di guida. se riesci posta qualcosa.

#10599

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Non ho bisogno di guide perchè li monto... Se hai bisogno dimmi....apparte l'idrogeno che ci sto lavorando su...

#10601

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Per l'elettricità non è cosi facile. Ho discusso con un amico ingegnere per questo argomento :)

Impacchettare in batterie l'energia elettrica è uno spreco, non esistono batterie efficienti a prezzi popolari.
Infatti le centrali non usano batterie, ma fonti di accumulo, come pompare acqua in salita, verso laghi artificiali in quota, che al momento del bisogno restituiscano l'energia accumulata.

Secondo me le batterie sono da scartare, ma la cella elettrolitica no.

Attenzione con l'idrogeno, è pericolosissimo da trattare, ma come combustibile è ottimo.

L'energia in eccesso può essere utilizzata anche per scaldare dell'acqua posta in un boiler apposito.


Train Hard, Fight Easy!
Always Ready!
#10602

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L'indipendenza alimentare ed energetica sono una delle questioni + sovversive nei confronti delle strutture istituzionali e dell'establishment.

Sarebbe la rivoluzione... e io trovo sia una delle cose cui tendere: ottime idee per me.

Ci vorrebbe il parere di qualche ingegnere energetico/chimico o fisico,
per valutazioni costi benefici.
IMHO

#10603

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Volpone ha scritto: Per l'elettricità non è cosi facile. Ho discusso con un amico ingegnere per questo argomento :)

Impacchettare in batterie l'energia elettrica è uno spreco, non esistono batterie efficienti a prezzi popolari.
Infatti le centrali non usano batterie, ma fonti di accumulo, come pompare acqua in salita, verso laghi artificiali in quota, che al momento del bisogno restituiscano l'energia accumulata.

Secondo me le batterie sono da scartare, ma la cella elettrolitica no.

Attenzione con l'idrogeno, è pericolosissimo da trattare, ma come combustibile è ottimo.

L'energia in eccesso può essere utilizzata anche per scaldare dell'acqua posta in un boiler apposito.


Anche io pensavo alla batterie per accumulare.
Il mio amico ingegnere (settore elettrico/fotovoltaico) mi ha dato le stesse considerazioni.
Prezzi fuori da ogni logica, spazio non indifferente; nel complesso non praticabile.

#10615

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Sto aspettando che tolgano i sussidi al fotovoltacio (ancora 12 mesi max credo), per vedere che prezzo si riuscirà a spuntare.

#10617

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molto interessante

ZeroGas.it


PELEAMOS HASTA LA MUERTE
#10626

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Per le batterie è vero che non sono tanto convenienti ma sono l'unica possibilità che si ha perché il resto è nascosto a noi comuni mortali.
Come esperienza vi posso raccontare questa, ho tanti terreni in sila è vicino ad uno di questi che è molto isolato si trova un abitazione dove abita una famiglia tutto l'anno e vi posso assicurare che lui va avanti solo con pannelli fotovoltaici e batterie è funziona....quindi è vero che ci vuole manutenzione è vero che occupano spazio ecc ma nel settore del fotovoltaico vendono proprio delle unità tipo UPS che hanno dei sistemi di carica per rendere più efficienti queste batterie...
Ritornando al mio progetto per l'idrogeno io ho scelto questa opzione perchè quando ho visto questo sistema mi sono voluto acculturare è ho chiamato in fabbrica loro mi hanno detto che l'idrogeno è un combustibile stupendo e che é si vero che è pericoloso sotto pressione ma sotto grosse pressioni infatti loro per le abitazioni lavorano sul volume per limitare la pressione restando su 5-6 atmosfere se ricordo bene quindi lavorando in sicurezza.

Per rispondere a volpone è vero che conviene di più accumulare l'energia in altri modi ma dipende da quanta te ne serve.....esempio se io devo mandare avanti un abitazione credo che con le batterie ci sto ma se devo mandare avanti una fabbrica quante batterie ci vorrebbero?!?! è lo stesso vale per i sistemi alternati come mi hai detto pompare acqua per poi farla scendere e produrre energia quando serve.....quanta energia spendo per farla salire? quanta ne ricavo? ho l'acqua che mi serve? ho lo spazio?....io credo che per la tecnologia moderna che a noi fanno conoscere le batteria sono la soluzione più semplice e ovvia...poi ognuno....

#10632

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luca ha scritto: Ritornando al mio progetto per l'idrogeno io ho scelto questa opzione perchè quando ho visto questo sistema mi sono voluto acculturare è ho chiamato in fabbrica loro mi hanno detto che l'idrogeno è un combustibile stupendo e che é si vero che è pericoloso sotto pressione ma sotto grosse pressioni infatti loro per le abitazioni lavorano sul volume per limitare la pressione restando su 5-6 atmosfere se ricordo bene quindi lavorando in sicurezza.

lo stesso vale per i sistemi alternati come mi hai detto pompare acqua per poi farla scendere e produrre energia quando serve.....quanta energia spendo per farla salire? quanta ne ricavo? ho l'acqua che mi serve? ho lo spazio?....io credo che per la tecnologia moderna che a noi fanno conoscere le batteria sono la soluzione più semplice e ovvia...poi ognuno....


Il mio amico ingegnere elettrico mi ha detto che alle CENTRALI ENEL conviene di più smaltire l'energia in eccesso pompando l'acqua, perchè con le batterie non è fattibile.

Si parla di smaltire energia, perchè finchè tu produci (esempio: con il pannello) energia e la tua casa ne fa continua richiesta, non ci sono problemi MA se tu produci più energia di quanta ne consumi, non potendo inviarla nella rete devi smaltirla.

Ovviamente in un impianto casalingo non puoi smaltirla pompando acqua in salita o comprimendo aria in caverne (si, in Germania lo fanno :lol: ), devi trovare un altro modo
Io devierei l'energia in eccesso su una pompa di pescaggio, così durante la notte ti pompa su l'acqua da un pozzo o da un ruscello.

L'idrogeno è il combustibile per eccellenza! Non va preso alla leggera! L'incidente dell'Hindenburg è una delle molte dimostrazioni. Puoi comprimerlo quanto ti pare (6 atmosfere non sono un'inezia) ma così facendo non credo che se ne limiti la pericolosità, e comunque una volta che ti parte la bombola non lo fermi più.

Da wikipedia:
"L'idrogeno gassoso è altamente infiammabile e brucia in aria a concentrazioni dal 4 al 75% (parti di idrogeno su 100 parti d'aria) e in atmosfera di cloro dal 5 al 95%.
Le miscele di idrogeno detonano molto facilmente a seguito di semplici scintille o, se in alta concentrazione di reagenti, anche solo per mezzo della luce solare in quanto il gas reagisce violentemente e spontaneamente con qualsiasi sostanza ossidante.
La temperatura di autoignizione dell'idrogeno in aria (21% di O2) è di 500 °C circa.
L'entalpia della combustione dell'idrogeno è –286 kJ/mol, e la reazione di combustione in aria è la seguente:
2 H2(g) + O2(g) → 2 H2O(l) + 572 kJ/mol
Quando si mescola con l'ossigeno in un ampio intervallo di proporzioni, l'idrogeno esplode. All'aria l'idrogeno arde violentemente. Le fiamme di ossigeno ed idrogeno puro sono invisibili all'occhio umano (come si può notare dall'immagine). Per questo motivo, è difficile identificare visivamente se una fuga di idrogeno sta bruciando. Le fiamme visibili nella fotografia dell'incidente al dirigibile Hindenburg sono dovute alla combustione dell'idrogeno insieme ai materiali di rivestimento dell'aeronave, che contenevano carbonio e polveri piroforiche di alluminio, così come altri materiali infiammabili[10]. Indipendentemente dalle cause di questo incendio, è chiaro che si produsse l'innesco dell'idrogeno, dal momento che in assenza di questo gas il rivestimento di copertura del dirigibile avrebbe impiegato delle ore a bruciare[11]. Altra caratteristica dei fuochi alimentati dall'idrogeno è che le fiamme tendono a salire rapidamente con il gas attraverso l'aria (come si può vedere nella fotografia dell'incidente all'Hindeburg), causando danni minori dei fuochi alimentati da idrocarburi. Infatti i due terzi dei passeggeri del dirigibile sopravvissero all'incendio, e molti morirono per la caduta dall'alto o per l'incendio della benzina[12].
L'H2 reagisce direttamente con altri elementi ossidanti. Può produrre una reazione spontanea e violenta a temperatura ambiente in presenza di cloro o fluoro, con la formazione dei corrispondenti alogenuri di idrogeno: cloruro di idrogeno e fluoruro di idrogeno."

Quindi A T T E N Z I O N E!!
Se non sbaglio Pietro77 è un pompiere, lui forse può spiegarti meglio.


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#10636

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