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La Commissione parlamentare giapponese che ha indagato sulla catastrofe nucleare di Fukushima ha concluso che il disastro nucleare dell'11 marzo 2011, "fu un incidente provocato dall'uomo" e non solo l'effetto dello tsunami che seguì il sisma. Contemporaneamente, a pochi mesi dal disatro, il Giappone fa retromarcia sui suoi progetti di denuclearizzazione e riapre le centrali. La motivazione del dietrofront sarebbero esclusivamente economiche.

Fatte queste premesse verrebbe da chiedersi se l'errore commesso dall'uomo non sia stato in primo luogo quello di costruire la centrale...

I fatti tangibili sotto gli occhi di tutti sono la pericolosità del territorio su cui le centrali sono costruite, l'eccessiva vicinanza alle acque dell'oceano, i danno incommensurabili che scaturiscono da un'incidente, il misero teatrino che segue col rimpallo delle responsabilità e le mezze verità dette per camuffare informazioni ancora più allarmanti, e l'eterno problema della natura fallace dell'uomo che commette e commetterà sempre errori.

Una delle definizioni di idiozia sarebbe quella di "continuare a ripetere le stesse cose aspettandosi risultati diversi".

 

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Tempo fa avevano fatto discutere le teorie ed i metodi di Giancarlo Giuliani sui precursori sismici, ovvero quei segnali che la natura potrebbe dare prima dello scatenarsi di un terremoto. La ricerca di questi segnali è mossa dalla comprensibile ricerca di una via di salvezza dalla catastrofe del terremoto.

Dopo Giuliani è la volta di Fedora Quattrocchi, studiosa dell'Ingv, che ha raccolto una serie di dati e fenomeni osservabili che hanno anticipato il terremoto in Emila Romagna. Tra questi sono citati acqua nera nei pozzi, temperature alte di suolo ed acqua, moria di pesci e topi, alterazioni vitali in allevamenti e colture.

Che i terremoti siano prevedibili o meno non ci è ancora dato sapere. Tuttavia non si può certo dire che la stampa e anche le istituzioni siano d'aiuto: ipotesi possibiliste e smentite si rincorrono ed inevitabilmente confondono. Anche la certezza con cui alle volte si sostiene che il terremoto non ci sarà più o che non proseguirà le scosse farebbero pensare che, per sostenere queste tesi, sia necessario sostenere che i terremoti siano prevedibili, anche se chi lo dice sostiene il contrario...

Di certo possiamo ancora ritenere che i terremoti non si manifestino a caso che che siano un effetto di un processo deterministico, in un mondo governato dalla legge causa-effetto. Secoli fa, nel buio dell'ingoranza, molti fenomeni naturali erano visti con rassegnazione come la vendetta di una natura matrigna e capricciosa. Questa posizione tra le altre permetteva via via a stergoni, regnanti, ordini religiosi o autorità varie di mantenere il potere. Ora conosciamo meglio quei fenomeni, ma forse certi atteggiamenti politici non sono cambiati. Rimane la speranza che l'attualmente sostenuta non-predicibilità sia in realtà l'incapacità umana di considerare e calcolare tutte le variabili in gioco, e che un giorno, evolvendoci dedicando più energie alla ricerca, questi fenomeni non siano più un mistero.

 

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Arrivano notizie preoccupanti dai campi per i terremotati in Emilia. Gestire un'emergenza certo non è cosa facile, tuttavia si deve sempre avere chiaro il concetto che le persone hanno dei diritti e che, salvo diverse condizione al contorno, sono e devono poter godere della loro libertà.

Se le notizie riportate qui sotto dovessero essere confermate, la situazione non va affatto bene. L'aiuto non si scambia con la dignità. Piuttosto che cedere a questo ricatto, meglio cavarsela da soli.

 

"Mi arrivano notizie dalle zone più colpite dal terremoto in Emilia di situazioni allucinanti. In pratica vogliono far entrare tutta la gente nei lager della protezione incivile, nei quali accedi solo col braccialetto, dove si sta diffondendo la scabbia. La gente che ancora sta in tenda o in macchina, dopo un mese, non può nemmeno farsi una doccia, a meno che non si metta il braccialetto ed entri nel lager..."

 

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Sembrava essere un caso isolato o una sparata. Invece no: il caso "Zombie da droga" si è ripetuto. Stavolta è toccato ad una donna di 35 anni, Pamela McCarthy: madre di una bambina di 3 anni la violenza indotta dalla droga l'ha scagliata contro la figlia, poi contro i poliziotti con graffi e morsi.

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Abbiamo precedentemente parlato di Zombie su prepper.it, definendola una speculazione horror divertente ed improbabile. Tuttavia pare che ci dobbiamo ricredere, o quasi.

La notizia arriva dagli USA e gli articoli che abbiamo raccolto non sono affatto chiari: pare che si siano verificati degli episodi di attacchi di cannibalismo simili a quelli dei morti viventi. Le spiegazioni sono ancora fumose: da un lato c'è chi tira in ballo una nuova droga sintetica, dall'altra si sento allarmi rispetto ad un virus. Ma fortunatamente il caos per ora è solo mediatico.

Una prima versione afferma che si sta diffondendo una nuova sostanza chiamata "Settimo cielo" che di paradisiaco ha solo il nome, mentre gli effetti sono davvero diabolici: le persone intossicate sono preda di fortissime crisi di violenza ed aggressività che sfocia nel cannibalismo.

Dall'altra parte si inizia già a vedere l'ansia serpeggiare tra la popolazione che ha chiamato il CDC (Center of Desease Control, l'equivalente del nostro centro per la prevenzione delle malattie infettive) spaventate dall'ipotesi che si possa trattare di un virus, cosa che il CDC è stata costretta a smentire ufficialmente.

 

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