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E' di recente apparsa la notizia relativa alla proposta di aumentare le accise sulla benzina di 5 centesimi per finanziare la Protezione Civile.

Solitamente un'organizzazione come questa dovrebbe essere amata e ben vista dalla popolazione. Purtroppo è anche avvenuto che in passato scanali di vario tipo, la gestione del terremoto a L'Aquila, la gestione dell' emergenza del mondiali di nuoto e relativi sprechi, per non parlare dell'inattesa emergenza per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia abbiano gettato non poco discredito su questa organizzazione.

Pur mantenendo il massimo rispetto e la massima gratitudine per tutti quei volontari che si sono impegnati enormemente per prestare davvero il soccorso, lo stesso non si può riservare a priori per i vertici dopo tutte le spiegazioni che sono ora chiamati a dare.

A cosa serviranno allora questi 5 centesimi che devono uscire dalle nostre tasche? Difficile dare una risposta ma osservando il bilancio degli anni passati pare che una gran parte andranno al vaticano come  analizza Claudio Messora sul suo blog

E voi? cosa ne pensate? Lasciate il vostro parere nei commenti

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La spesa ci costa il 4,6% in più, la benzina altri 3,4%. Tutto costa piano piano di più (ma attenzione perchè è una serie di incrementi). Contemporaneamente ci saro diminuzioni del 10-12% in molti settori.

Diciamo che l'andamento non è dei migliori...

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Nel suo bollettimo mensile la BCE ci avvisa che "...le condizioni nei mercati del lavoro dell'area dell'euro continuano a deteriorarsi" e "le indagini congiunturali anticipano un ulteriore peggioramento nel breve termine".

 

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Per ora la serrata si applica a Spagna e Grecia ma Teheran minaccia di farlo anche con altri stati europei.

Le motivazioni potrebbero essere diverse: anticipare l'embargo che la UE aveva deciso per luglio, oppure far sentire il morso della fame petrolifera al vecchio continente, oppure, voce più accreditata, perchè l'Iran non si fida dei pagamenti e quindi non fa affari con clienti poco credibili.

Ad ogni modo si profila all'orizzonte un'estate più cara ed un inverno più freddo per le economie più deboli.

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20120406-candelaCadono in questi giorni due ricorrenze molto particolari e tristi a cui, fuori da ogni retorica, è dovuto un omaggio.

20 anni fa iniziava l'assedio di Sarajevo, durato quasi 3 anni. Un periodo interminabile in cui persero la vita più di 11.000 persone e oltre 50.000 rimasero ferite.

3 anni fa il terremoto colpiva la città de L'Aquila nel cuore della notte, facendo 308 vittime e privando altre 65.000 della normalità della loro vita.

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