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20120712 oil1 10Non è quella di Aladino, ma la semplice lampada ad olio che presentiamo è lo stesso in grado di esaudire tre desideri... solo che non sono quelli che avete espresso voi... capita. I desideri sono: 1) fa luce, 2) non costa nulla, 3) sa fa in pochi istanti.

Vediamo come con pochissimo materiale è possibile realizzare una rudimentale lampada ad olio in pochi minuti. Questo veloce esperimento ci da anche la possibilità di parlare un po' della dinamica di queste lampade, che è meno semplice di quanto possa apparire a prima vista. E' infatti la conoscenza del suo funzionamento che ci permette di creare una lampada che funzioni davvero avvalendoci di risorse misere.

 

 

La teoria

Anche se può sembrare banale ci sono alcuni aspetti da capire prima di buttarsi a capofitto nel "fai da te". Questo ci permetterà di evitare errori, e di sprecare tempo e risorse. Una buona comprensione dei meccanismi di base inoltre ci permette di improvvisare una soluzione alternativa a quella proposta quando è necessario adattarsi.

La lampada usa appunto l'olio come combustibile. Come tutti possono immaginare però, se provassimo a spegnere una candela o un fiammifero immergendoli nell'olio riusciremmo nel nostro intento senza rischi e senza problemi. Ovviamente con liquidi più volatili quali benzina o alcool la storia andrebbe a finire diversamente... Accade infatti che l'olio, per essere bruciato debba arrivare in prossimità della fiamma a piccolissime dosi, ed ad una temperatura piuttosto alta. Come fare quindi? Ci pensa lo stoppino: il cotone dello stoppino assorbe l'olio per capillarità, ovvero l'olio tende ad "arrampicarsi" tra gli spazi vuoti tra le fibre di cotone. Questa risalita è molto lenta e da tempo all'olio di scaldarsi molto ed essere quindi pronto ad essere consumato dalla fiamma. Durante la combustione infatti lo stoppino non sarà consumato quasi per nulla dalla fiamma che preferirà alimentarsi con l'olio. Per far si che l'olio risalga nello stoppino però è necessario che lo stoppino non sia troppo "strizzato", ovvero che le fibre che lo compongono siano pronte ad accoglierlo e farlo risalire verso l'alto. E' anche necessario che l'olio sia meno viscoso possibile: se l'olio è molto viscoso risulterà più pesante e lento nella sua risalita, lasciano lo stoppino asciutto a bruciare.

Contemporaneamente lo stesso stoppino deve far si che la fiamma non arrivi a contatto diretto con l'olio del serbatoio, altrimenti scaldando molto la superficie finirebbe con l'incendiarla direttamente. E' necessario quindi che lo stoppino lasci 1 o 2 cm di distanza tra la fiamma ad una estremità e l'olio in cui è immerso dall'altra. Se questa distanza però è eccessiva l'olio non riuscirebbe più a risalire verso la fiamma con adeguata velocità.

Avete notato che il design classico lampade mediorientali si sviluppa in orizzontale e non in verticale? Questo perché questa posizione "sdraiata" aiuta l'olio ad essere pescato dallo stoppino, minimizzando la salita che questi deve fare, contemporaneamente tiene la fiamma un po' più lontana dalla riserva d'olio che quindi si scalda di meno.

 

La pratica
Passiamo ora alla realizzazione pratica. I materiali necessari sono:

  • una lattina di metallo (delle bibite o del tonno) più larga che alta
  • un frammento di lastra di metallo (va bene anche un pezzo della lattina stessa o il coperchio della scatoletta del tonno)
  • uno stoppino rigorosamente di cotone (mai quelli sintetici)
  • olio vegetale di recupero (quello delle patatine, dei carciofini sottolio, del tonno stesso vanno benissimo)

 

Raccimolato il materiale l'unica operazione che dovremo fare è prender il frammento di metallo e dargli una forma tale per cui lo si possa appoggiare di traverso dentro alla lattina in modo che si appoggi all'interno della lattina tra il fondo e la parete, e che resti appoggiata sul labbro del bordo superiore. Se usiamo una lattina delle bibite per questo scopo basta tagliarla con le forbici dandogli la forma della punta di un cucchiaio. (Attenzione a non tagliarsi)

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A questo punto dobbiamo assicurarci che lo stoppino sia abbastanza lungo, all'incirca il doppio dello "scivolo" che abbiamo appena creato. Questo consentirà che lo stoppino sia ben immerso nell'olio e che possa restare adagiato sullo scivolo per tutta la sua lunghezza.

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Versiamo un po' d'olio di recupero nella lattina, deve essere abbastanza da sommergere l'intero stoppino che resta sul fondo e circa metà di quello che emerge appoggiato allo scivolo. L'estremitò superiore dello stoppino è quella da accendere !

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20120712 oil1 11Inizialmente la fiamma sarà piccola e lenta e tenderà a bruciare parte dello stoppino anche se è intriso d'olio. Questo accade perché l'olio non è ancora abbastanza caldo. Successivamente la fiamma prenderà consistenza ed inizierà a bruciare più olio emettendo più luce. Maggiore sarà la parte di stoppino emersa a disposizione della fiamma, più alta questa crescerà ma consumerà più olio e produrrà più fumo.

Il fumo della lampada è nero e denso e tende ad annerire e sporcare le superfici con cui viene a contatto. Va quindi tenuto lontano dalle pareti e dal soffitto per non avere spiacevoli sorprese. Se prodotto in quantità eccessiva può risultare fastidioso alla respirazione o per l'odore troppo forte (odore di olio o della sua precedente destinazione d'uso).

 

La durata

Potremo essere sorpresi dalla durata di questa piccola lampada. Un cucchiaio d'olio è abbastanza per fornire una fiammella per alcune ore. Ovviametne la durata dipende dal consumo, che è determinato dalla larghezza dello stoppino e da quanta parte di questo emerge, dalla viscosita dell'olio (la sua velocità di risalita) eccetera. Un esperimento interessante è quello di misurare la quantità d'olio fornito e la durata della stessa.

 

Attenzione:

Questo tipo di lampada funziona, ma può essere pericolo data la sua instabilità. Sicuramente non è molto comodo e quindi non va preso a "summa" di tutte possibili lampade o delle possibili fonti di illuminazione. Il suo scopo è dimostrare che ce la si può cavare con poco, e anche iniziare a fare qualche esperienza pratica dato che "domare" lo stoppino nell'olio senza ungere mezza casa può già essere visto come una sfida.

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