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Scorte

Siamo alla terza parte della miniserie sulla preparazione delle scorte alimentari. Arriviamo finalmente alla parte che molti aspettavano, ovvero quella che affronta l'argomento di cosa mettere nella nostre dispense (si perchè precedentemente [1] [2] abbiamo stabilito che è bene averne almeno 3, giusto?).

L'offerta che abbiamo nei nostri supermercati è davvero imbarazzante, quindi bisogna stabilire innanzitutto quali saranno i criteri e la logica di base che guideranno le nostre scelte. Una volta stabiliti questi criteri restringeremo i possibili cibi da prendere, e ne analizzeremo vantaggi, svantaggi, proprietà e possibili utilizzi

 

 

I criteri d'acquisto

Come orientarci nella scelta? Quali sono le caratteristiche dei cibi che andremo a comprare? Un semplice modo per iniziare a decidere é quello di mettere da parte gli scontrini della spesa dell'ultimo mese (o anche di più) e vedere quali cibi abbiamo acquistato. Se non consumiamo abitualmente i filetti di sgombro o il patè di fegato d'orso non ha senso comprare questi cibi per le nostre scorte, anche se vengono caldamente consligliati nel libro di qualche esperto. Conviene limitarsi a quei cibi che si sa verrano consumati, magari anche con piacere, da tutta la famiglia. Il momento in cui si dovrà attingere alle scorte di cibo difficilmente sarà "una festa" (anche se le scorte possono andare bene anche per questo tipo di 'emergenze'), e non ha senso rendere il momento ancora più avvilente costringendo i nostri a mangiare cibo a cui non sono abituati o che non tollerano.

Dobbiamo poi considerare la longevità media di quel bene, o la sua data di scadenza. La pasta solitamente ha una durata di 2/3 anni, l'olio di 1 anno, il cibo in scatola può andare dai 2 ai 3 anni... Se un cibo ha una durata inferiore ai 6 mesi bisogna riflettere: la frequenza della sua rotazione sarà molto alta. E' preferibile stare su cibi la cui durata sia di almeno 1 anno. Per le scorte a lungo termine i surgelati non sono da prendere neppure in considerazione : a mwno di vivere in lapponia, il costo di mantenimento è troppo alto (la corrente con cui alimentare i frigoriferi) e potremmo dover consumare tutto in brevissimo tempo se dovesse mancare la luce. Il black-out non è da prendere in esame solo per un possibile scenario che coinvolga EMP o tempeste solari, ma anche semplici guasti della linea di poche ore che potrebbero mettere a repentaglio i nostri investimenti.

Altro fattore importante è la praticità di preparazione e di consumo. Su questo punto possiamo farci dare consigli dal nostro amico single che non sa cucinare.  Il cotechino sottovuoto può durare anche 3 anni se conservato bene, e facilmente piace. Tuttavia per cuocerlo avremo bisogno di una pentola a pressione e di parecchio fuoco, rendendo questo alimento proco pratico. Le tanto vituperate "scatolette" hanno il vantaggio di poter essere aperte e mangiate anche senza cottura.

 

Necessità particolari

Chi ha la necessità di seguire una dieta particoalare (bambini, anziani, celiaci, vegetariani, intolleranti, diabetici, e anche gli animali domestici) dovranno strutturare le proprie scorte coerentemente con le loro necessità. E' bene considerare le necessità specifiche di ogni componente della famiglia e procedere agli acquisti di alcuni cibi che potrebbero essere riservati esclusivamente a specifiche persone. Ovviamente questo impatterà il lavoro di archivio e di rotazione oltre che le quantità che dovranno essere gestite nelle giuste proporzioni.

 

Lista della spesa

Anche in questo caso valgono gli stessi concetti espressi per tutte le altre checklist. Non dobbiamo considerare la lista come "obbligatoria" o "giusta", ma semplicemente come uno spunto su cui basare la nostra che potrà tranquillamente essere diversa.

  • acuqa: è obbligarotia, ma per questo argomento avremo degli articoli a parte
  • pasta: come abbiamo già detto sono meglio gli spaghetti numero 5 per la praticità di stoccaggio e la resa
  • riso: sottovuoto
  • dadi da brodo
  • zucchero e sale: per le conserve e non scadono (praticamente) mai, ma attenzione all'umidità
  • sughi e polpa pomodoro in barattolo
  • cibo in scatola / tetrapack: legumi, verdure
  • tonno in scatola: meglio quello all'olio d'oliva che ha più calorie, oltretutto l'olio può essere riutilizzato per le lampade
  • carne in scatola: solitamente la qualità lascia molto a desiderare, ma si sta parlando di emergenze e la carne è comunque una buona fonte di proteine
  • olio: di qualsiasi vegetale
  • bicarbonato: pulizia, disinfezione e digestione
  • spezie: Marco Polo ci si è fatto una fortuna, dato che le spezie venivano essenzialmente usate per mascherare i cattivi sapori della carne "non proprio fresca"
  • latte: condensato ed in polvere (chi c'era nel periodo di Chernobyl se lo ricorderà) ottima fonte di calorie.
  • crackers e surrogati secchi del pane: meno hanno grassi meglio si conservano
  • zuppe in scatola: da preferire se si teme la difficoltà di gestione dell'acqua
  • zuppe liofilizzate: da preferire nel caso si sia sicuri di avere a disposizione una abbondante acqua potabile
  • vitamine: non durano molto , ma l'alimentazione "in scatola" non è molto sana e sicuramente è povera di vitamine che vanno reintegrate con frutta e verdura fresche (se disponibile) o artificialmente

 

Alcune varianti meno gettonate ma interessanti:

  • burro d'arachidi: con molti grassi è una ottima fonte di calorie
  • noci e frutta secca in genere
  • frutta essiccata
  • barrette energetiche sostitutive del pasto:  scarsa durata ma ottimo rapporto nutritivo in relazione allo spazio richiesto

 

Non è finita qui.

Non fatevi ingannare dalla voglia di iniziare precipitosamente gli acquisti. Ci sono ancora alcune cose di cui dobbiamo parlare e che vedremo prossimamente. Innanzitutto dobbiamo considerare le quantità e le calorie dei cibi per sapere come bilanciare la nostra dieta e sapere per quanto ci sosterrà. L'argomento dell'inventario e dell'organizzazione sarà uno dei più importanti in assoluto. Questo ci permetterà infatti di gestire correttamente le scorte sia prima che dopo un Evento evitando costosi sprechi.

 

 

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