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Fai da te

20120904 AlcoolStove 17Riprendiamo il filone del "fai da te a costo zero" con un'altro progettino poco impegnativo e molto utile: un piccolo fornello ad alcol in grado di scaldare modiche quantità d'acqua e scaldarci una cena.

Come abbiamo già visto per progetti precedenti (lampade[1][2], accendifuoco e stufette) è sempre il fuoco a farla da padrone: da un lato per la sua importanza ed utilità in condizioni di emergenza e di sopravvivenza, dall'altra perchè i materiali necessari sono semplici e di facilissima reperibilità.

Anche in questo caso i materiali sono praticamente gratis, la loro reperibità è pressochè immediata, gli attrezzi sicuramente li abbiamo già tutti e la difficoltà è molto bassa.
 Il risultato che otterremo è un fornelletto che potrà bruciare alcol o altri combustibili liquidi analoghi per 10/15 minuti, dandoci la possibilità di sopperire alle necessità di base della cucina.

 

 

Attenzione !!

Dobbiamo immediatamente sottolinare un punto: è il primo progetto che vede l'impiego di un combustibile liquido ad alta volatilità e quindi estremamente infiammabile. Questo fa si che i margini di rischio e la pericolosità del progetto possano essere anche molto elevati. Bisogna sempre prestare attenzione a che non si verifichino ritorni di fiamma, combustione troppo veloce o fuori controllo o addirittura l'esplosione. Tenete sempre a debita distanza il fornello acceso e i contenitori di combustibile e tenete sempre a portata di mano un'estintore o altro mezzo per spegnere le fiamme.

 

Materiali:

  • due lattine da bibita (meglio quelle più basse e larghe "vecchio stile") senza fori, ammaccature o altri danni
  • lana di vetro (una manciata)
  • alcol o altro liquido combustibile
  • una moneta da 2 cent o un analogo dischetto di metallo.

 

Strumenti:

  • un chiodino e martello, o altro strumento utile a produrre fori di piccole dimensioni
  • carta vetrata
  • un pennarello
  • forbici robuste
  • pinza

 

Come procedere.

Con le lattina possibilmente piene (sono più solide) scartavetrate il fondo della lattine e i due, tre centimetri più in basso, in modo la eliminare la vernice dalle pareti. Questo passaggio è principalmente estetico, ma ne vale la pena. Una volta scartavetrate le lattine svuotatele e stabilite quale di queste sarà la parte inferiore del fornelleto e quale quella superiore.

Col chiodino ed il martello pratichiamo alcuni fori nel centro del fondo della lattina che starà sopra. Possono andare bene da 4 a 8 fori distinti o uno solo da circa 5mm di diametro. Sempre col chiodino ed il martello pratichiamo una serie di fori equidistanti tra loro sul fondo della lattina vicino al bordo più alto, come in figura. Questi fori devono essere piccoli, da circa 1mm di diametro (se ci dovessimo accorgere che sono troppo piccoli si possono allargare successivamente... ma non possiamo fare il contrario). Possiamo fare 8, 16 fori seguendo un disegno a rosa dei venti, oppure 12 fori usando la disposizione delle ore sul quadrante dell'orologio.

La lattina che sarà il fondo del fornelletto non dovrà avere fori.

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Col pennarello dobbiamo segnare il fianco di entrambe le lattine tracciando una riga parallela al fondo lungo tutta la circonferenza. Quella che farà il fondo dovrà presentare il segno a circa 2 cm dal fondo o poco più. Quella coi fori, che sarà  la parte superiore del fornello, avrà il segno a circa 1cm dal fondo. Per fare il segno basta appoggiare un libro su un tavolo e su questo appoggiare il pennarello all'altezza desiderata e far ruotare la lattina contro la punta ferma del pennarello.

Tracciato il segno è il momento di tagliare le lattine lungo il segno senza danneggiare la parte che useremo. Il metodo più pratico consiste ne cominciare un taglio a spirale partendo nella parte superiore della lattina, che butteremo via. Alla fine dovremmo ottenere due parti simili: una più alta senza buchi ed una meno alta con i fori al centro e lungo il bordo.

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Con la pinza pratichiamo delle pieghe rientranti lungo il bordo della parte alta e senza buchi (il fondo). Queste pieghe aiuteranno poi nel momento di assemblare le due metà.

Prendiamo la lana di vetro e riempiamo, senza premere o esagerare, la parte del fondo.

A questo punto possiamo chiudere le due parti mettendo la parte superiore all'esterno della parte inferiore (che ha pieghe e contiene la lana di vetro). Chiudiamo gradualmente un poco alla volta, fino ad ottenere una chiusura salda.

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Fatto!

 

Come funziona

Anche in questo caso è fondamentale capire il meccanismo di funzionamento per fare un lavoro come si deve e non limitarsi a seguire pedissequamente le istruzioni senza capire.

Il fornello brucerà i fumi dell'alcool che evapora, il calore delle fiamme aiuterà a far evaporare più alcol. I fori al centro del fornello servono solo a riempire il fornello di alcol o combustibile e dovranno poi essere coperti con la monetina per evitare che si crei anche li una fiamma molto alta.

La lana di vetro ha tre compiti:

  1. trattenere l'alcol con l'effetto spugna ed
  2. fare da isolante termico ignifugo
  3. limitare la quantità di aria all'interno del fornello, così che non si possano formare fiamme dentro il fornello (sarebbe pericolosissimo).

 

Caccia alla bufala: Come NON si usa

20120904 AlcoolStove 14Alcuni siti dicono che questi strumenti possono essere usati con bevande alcoliche quali grappa, wisky o vodka: ci abbiamo provato e purtroppo non ha funzionato. Il tasso alcolico di queste bevande è elevato (40%) ma non abbastanza da disperdere fumi infiammabili come l'alcol (90%). Abbiamo solo sprecato delle bevande.

Altri liquidi più "Industriali" presentano altri problemi: abbiamo provato con l'acetone, molto infiammabile, ma il risultato è stato pessimo: fumi molto acri e soffocanti, fiamme nere che annerivanto nutto, combustione scarsamente controllabile... un disastro, come testimonia la foto.

 

Come si usa.

  • Si tiene sempre un estintore o un altro mezzo per spegnere le fiamme nelle immediate vicinanze del fornello.
  • Si appoggia il fornello su una superficie piana e stabile non infiammabile. Il fornello non deve traballare, scivolare o altro.
  • Si versa l'alcol nel fori al centro. Se ne possono usare dai 20ml ai 40ml. E' utile versare un po' d'alcol fuori e bagnare l'intero fonelletto.
  • Fondamentale: riponete il contenitore del combustibile a debita distanza dal fornello.
  • Si coprono i fori centrali con una monetina o dischetto metallico.
  • Si da fuoco all'alcol  che bagna il fonelletto.

Inizialmente la fiamma brucia l'alcol all'esterno del fornello e lo scalda. Scalda anche il combustibile all'interno che inizia ad evaporare. I fumi dell'evaporazione usciranno dai fori lungo il perimetro e saranno accesi dalle fiamme. I fumi non possono prendere fuoco all'interno del fornello per la mancanza d'aria. Appena l'alcol all'esterno del fornello si consuma la combustione continua solo lungo le fiammelle in cima, una per forellino.

Il fonello può essere spento per soffocamento, coprendolo in modo da togliergli l'ossigeno, o più semplicemente per esaurimento dell'alcol.

Non provate MAI a riempire il fornello quando la fiamma è accesa o quando il fornello è ancora caldo dall'utilizzo precedente: l'alcol prenderebbe fuoco prima di arrivare nel fornello con conseguenze gravi (ritorno di fiamma, esplosione)

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Risultati

Abbiamo un fornelletto in grado di bruciare in modo controllato per circa 10 minuti (dipende da quanto lo abbiamo caricato, dal vento...) utili per scaldare una cena io far bollire una quantità modesta di acqua.

I pro: il fornello in se pesa 8/10 grammi !! si fa con nulla in pochissimo tempo e durerà una vita. E' riutilizzabile all'infinito.

I contro: bisogna portarsi dietro l'alcol o altro liquido adatto, cosa scomoda, e operare con questi combustibili può essere rischioso.

 

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