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Stile di Vita

20131120-SMSardegnaIn queste ore, a ridosso del disastro che ha colpito la Sardegna, si sta ripetendo un triste ed inutile copione, tutto italiano, che va in scena puntualmente dopo ogni disastro. Abbiamo già visto troppe volte questa rappresentazione della vicenda ed accade sempre la stessa cosa: nulla.

Siamo prepper e a noi le parole non interessano, preferiamo i rimedi, ma prima ancora la prevenzione. Anche questa volta sul tema della prevenzione si scatenerà il medesimo fiume di parole inutili, che non vogliamo più sentire.

Abituati come siamo ai "fatti" vogliamo avanzare una proposta: la richiesta di avvisare tempestivamente tutta la popolazione e permetterle di mettersi in salvo.

 

 

Il triste copione della tragedia all'Italiana

Il copione prevede un preludio di buoni sentimenti e solidarietà, accompagnati da donazioni in ogni forma: raccolta di beni, di soldi tramite sms troveranno spazio alla fine di ogni servizio di telegiornale che tratterà l'evento per una settimana circa per poi scemare gradualmente.

Il primo atto è dedicato alla ricerca del colpevole: la popolazione ed i politici locali si schiereranno da una parte, contro le Autorità statali e forse la Protezione civile; tutti cercheranno il bandolo della matassa delle responsabilità, che pare introvabile, ma mano a mano che la matassa porterà le ricerche "in alto", faranno capolino personaggi dal nome noto, ma non saranno direttamente implicati nella vicenda. Tra queste "le passate amministrazioni", "le direttive e le normative", "la politica", "il clima", che alla fine verranno additate come uniche vere responsabili.

Il secondo atto sarà la consolidazione dello status quo e dei colpi di scena: la zona colpita lentamente si abituerà al nuovo stato di cose; modifiche e migliorie andranno scemando. Periodicamente un piccolo scandalo locale riaccenderà le polemiche. Sovente si scopre, poi, che i soldi raccolti con gli SMS sono andati in gran parte in tasche diverse da quelle a cui erano destinati e non mancheranno di far parlare di sé, secondo i tempi lunghi, tipici della lentezza della nostra giustizia, le sentenze dei vari gradi di giudizio, il cui esito finale resterà incerto fino all'ultimo.

Il gran finale vedrà il sipario riaprirsi 10 anni dopo, quando sarà tornata la normalità, senza essere più quella di prima. Tutti saranno contenti di aver ricominciato da capo: altra vita, altra casa, altra famiglia. Non mancherà il rammarico per come si erano svolti i fatti , per quello che si sarebbe potuto fare... ma sarà tardi: "scordammoce u passat". Nel frattempo, poco prima della chiusura definitiva dell'"opera", faranno capolino all'orizzonte le nubi che annunciano il prossimo disastro annunciato, dato che neppure questa volta è stato fatto nulla per evitarlo.

Questo copione, o gran parte di esso, si riscontra in tutte le principali tragedie che hanno colpito il nostro paese negli ultimi 20 anni: dai terremoti alle alluvioni, dagli inchini delle navi alle tragedie della strada. Immutato ed immutabile.

Non sarebbe meglio interrompere la ripetizione di questa piece teatrale e trovare una soluzione concreta?

 

La nostra proposta e la nostra richiesta

In queste ore, sui giornali, possiamo già assistere all'inizio del secondo atto, in cui, tra le altre cose, vediamo la nascita di una polemica sulle allerta meteo:
sono state date? Col dovuto preavviso? Con le dovute precisazioni? A chi? Sono state diffuse?

Oltre a questa polemica ve ne sono altre legate all'adeguatezza ed alle esercitazioni dei piani d'emergenza nei Comuni. Noi vogliamo concentrarci sull'aspetto dell'allerta.

 

Chiediamo di incaricare direttamente la Protezione Civile del compito di inviare SMS di allerta quando necessario, utilizzando la teconoglia SMS-CB. Mediante questa tecnologia, già disponibile  in tutte le antenne GMS e UMTS installate, è possibile inviare un SMS di allerta a tutti i telefonini agganciati a tutte le celle di una determinata zona contemporaneamente.

 

Tecnicamente la soluzione è praticabile, dato che fa parte del protocollo GSM e UMTS. Non sono necessarie modifiche agli apparati già installati o alla rete, dal momento che essa è stata utilizzata in un passato scandalo sugli SMS elettorali sul quale ha indagato il garante. Questa tecnologia permette di comandare ogni singola antenna di telefonia mobile, affinché invii un SMS a tutti i cellulari ad essa agganciata, a prescindere dall'operatore utilizzato. Sfruttando questa caratteristica è possibile inviare simultaneamente un messaggio di allerta meteo a tutti gli utenti di un Comune o di una Regione. I costi, ammesso che ci siano e che abbia senso parlare di costi in questi frangenti, sarebbero irrisori.

La Protezione Civile ed i sindaci hanno già facoltà di richiedere agli operatori questo servizio, ma la situazione attuale implica lungaggini e percorsi i cui tempi hanno un costo in termini di vite umane. Questi SMS sono gli unici che valgano davvero la pena di essere inviati, perché le parole in essi contenute hanno la possibilità di salvare delle vite.

 

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