I buoni propositi di inizio anno sono un classico. Ci si inizia a pensare da Natale, si matura la decisione fino verso capodanno e poi si inizia il primo dell'anno con la fatidica frase: "Ah no! Ma quest'anno, davvero, faccio così e cosà, vedrai, sono convintissimo". Poi i giorni passano, si torna alla vita di tutti i giorni e i propositi nella maggioranza dei casi restano un ricordo e un rimpianto...

Siamo sinceri, l'abbiamo visto e fatto tutti. Ma da un prepper ci si deve aspettare qualcosa di più. Innanzitutto che raggiunga gli obiettivi che si è dato, e successivamente che questi obiettivi siano in linea con la sua strategia di preparazione. Ecco allora qualche consiglio per far fruttare al meglio questo 2015 appena iniziato.

Dedicarsi al fisico:

Non serve ( o serve? ) sottolineare che lo stato fisico, di salute, la robustezza e l'affidabilità del nostro corpo sono condizioni di cui non possiamo fare a meno, salvo trovarci in situazioni davvero ancora più complitate.

• smettere di fumare: meno soldi buttati, più fiato, più resistenza, più prontezza di reazione, meno problemi respiratori... quante buone ragioni volete?
• iniziare a correre: se ci sarà un'attività fisica che potremmo essere "costretti" a fare questa è la corsa. Meglio impratichirsi da subito.
• mettersi in forma: per quanti strumenti possiamo mettere nel nostro kit, il primo strumento materiale che abbiamo è sempre il corpo
• perdere peso: siamo sinceri, già la bob ha i suoi chili da portare sulla schiena. Non c'è motivo di metterne altri sulla pancia...

Nuove competenze da acquisire

Un prepper deve "sapere e saper fare". Senza le competenze un prepper è solo un'accumulatore di materiali che non sa usare a dovere. L'investimento sulle competenze è forse quello più importante e redditizio che un prepper possa fare.

• fare il patentino di radioamatore: apriamo le porte alle onde elettromagnetiche e mettiamoci in comunicazione col mondo. 
• imparare una lingua nuova: per i viaggi, per le trasferte, per il turismo, per collaborare e contrattare serve una lingua. Inglese, spagnolo, ma anche cinese, arabo russo: non si sa mai con chi dovremo trovare un'accordo o chiedere soccorso.
• allestire un'orto basilare: tra non molto sarà primavera. Possiamo iniziare a fare questa esperienza di autoproduzione del cibo con poca spesa e tanta resa
• imparare le basi del pronto soccorso: non serve certo una scusa per farlo, abbiamo già tutti i motivi giusti

Migliorare la preparazione

• iniziare le scorte o estenderne la durata: non sono mai troppe (se fatte bene) e non perderanno mai valore. La nostra assicurazione
• completare più kit da 72 ore e distribuirli in diversi posti, così da sapere sempre di averne uno a disposizione. A casa, in auto, al lavoro...
• migliorare le competenze outdoor: campeggio, bushcraft, passare la notte nel bosco e sapersi orientare. Non è indispensabile per un prepper a dire il vero, ma è la nostra "base culturale" da cui non possiamo prescindere

Per concludere

Vi lasciamo il nostro personale disinteressatissimo consiglio: scrivere un'articolo per Prepper.it !

Arriva sempre il momento di condividere qualcosa con la comunità come forma di ringraziamento per quanto appreso dagli altri. Non c'è metodo migliore che ripagare gli altri insegnando qualcosa in cui abbiamo competenze. Perchè in fondo, il cuore di quello che siamo e di come ci stiamo preparando è questa comunità, dove scambiamo competenze, pareri, idee, consogli... 

E questa comunità è di tutti noi che l'abbiamo fatta, e quindi è un pochino compito di tutti noi portarla avanti e fare si che cresca.