Prepper.it fa uso di cookies classificati come "strettamente necessari" alla navigazione. Se continuate nella navigazione del sito acconsentite all'utilizzo degli stessi

 

Preparazione

20131029-antincendioAbbiamo affrontato, in passato, uno degli argomenti chiave del Survival: la capacità di accendere un fuoco. Tuttavia, prima di appiccare un fuoco, è bene approfondire un argomento, che in altra sede, avevamo solo accennato: come spegnerlo prima che la situazione ci sfugga di mano.

Non è necessario sottolineare ancora quanto il fuoco sia pericoloso e quali possano essere le implicazioni e le conseguenze di un incendio; è importante, piuttosto, comprendere come si può spegnere un principio d'incendio partendo dall'analisi di cosa è e di come si comporta il fuoco.

 

La teoria

Capire cosa sia il fuoco, come sia fatto e come si comporta è il primo passo per saperlo creare e gestire. Si tratta di una reazione chimica  specifica chiamata ossidazione, durante la quale una sostanza, il combustibile, reagisce con un'altra, il comburente. Questo particolare tipo di reazione ha anche la particolarità di essere esotermica: libera una grande quantità di energia sotto forma di calore. Affinché combustibile e comburente reagiscano tra loro ed inneschino la reazione chimica è necessaria un fonte di energia esterna. Una volta che la reazione ha inizio, essa è talmente rapida da potersi sostenere da sola fino all'esaurimento di una delle componenti. La fiamma è una miscela di gas in cui sta avvenendo questa specifica reazione chimica.

 

Alcune opzioni comuni.
Nota la teoria sarà molto più semplice comprendere come e perchè, per spegnere un fuoco, è necessario agire su almeno uno degli elementi in questione: combustibile, comburente, calore. Su quali di essi agiscono i metodi più noti?

  • Estintore: 2 componenti. Il gas inerte all'interno dell'estintore satura l'atmosfera attorno al fuoco, soffiando via l'ossigeno (comburente). Inoltre, espandendosi il gas raffredda rapidamente sia l'aria che il combustibile su cui si deposita. La polvere ricopre il combustibile.
  • Acqua: 2 componenti. Separa combustibile e comburente che non reagiscono più tra di loro ed evaporando raffredda il combustibile.
  • Sabbia: 1 componente. Separa meccanicamente combustibile e comburente. Non raffredda, per ciò, in alcuni casi, tolta la copertura le fiamme potrebbero ripartire.
  • Coperta: 1 componente. Separa meccanicamente combustibile e comburente. Non raffredda
  • Esaurimento: 1 componente. Se non vi è più combustibile (legna) o aria, (il fuoco viene coperto con un contenitore), la fiamma si estingue.

 

Come gestire lo spegnimento di un fuoco

Riportiamo brevemente alcune istruzioni dei Vigili del Fuoco in corsi di formazione per il pubblico. Rimandiamo alle fonti ufficiali per ulteriori approfondimenti.

  1. Anzitutto bisogna valutare il rogo: che cosa sta bruciando? Il combustibile è di natura liquida o solida? L'incendio coinvolge apparecchiature elettriche sotto tensione? Può emettere esalazioni tossiche?
  2. Una volta compresa la natura del rogo, dobbiamo valutarne l'aggressività: con quanta velocità potrebbe propagarsi all'ambiente circostante? Siamo al chiuso o all'aperto? C'è vento? Siamo circondati da materiale facilmente infiammabile (tende, carta, mobili o arbusti secchi, piante, plastica)?
  3. Valutati questi elementi avremo modo di capire se abbiamo la possibilità ed il tempo per tentare di spegnere le fiamme. Cosa abbiamo a disposizione? C'è un'estintore o dobbiamo riempire una pentola d'acqua? Il sistema che vogliamo usare va bene per quel tipo di fuoco? (N.B.: sulle apparecchiature sotto tensione è pericoloso usare l'acqua).
  4. Esaminato tutto ciò possiamo fare un tentativo di spegnere il fuoco. Questo punto dipende molto dalla natura del fuoco e dal mezzo a disposizione per spegnerlo. Ogni situazione presenta una corretta tecnica di intervento. Fatto il tentativo è bene mettersi in sicurezza come spiegheremo più avanti.
  5. Qualora non fossimo in grado di effettuare neppure un tentativo o se questo fallisse dovremo procedere nel seguente modo:
    • provare ad abbassare le fiamme per guadagnarci una via di fuga;
    • mettere al sicuro le persone che sono con noi in un luogo lontano dalle fiamme, valutando anche le correnti d'aria e la possibile direzione di propagazione della fiamme);
    • chiamare i soccorsi: vigili del fuoco ed ambulanza se necessario;
    • non rientrare o riavvicinarsi al sito fino a che le fiamme non siano completamente estinte.

 

20131029-antincendio-flch

 

Dati e consigli in caso di incendio

Anticipiamo brevemente alcuni suggerimenti da tenere sempre ben presenti, che approfondiremo in prossimi articoli:

  • Secondo i Vigili del Fuoco e gli operatori di sicurezza, l'incendio accidentale di un cestino per la carta è classificato come grave e può estendersi all'intera stanza in un tempo pari a 3 minuti.
  • Il 60% degli incendi domestici comincia dai fornelli della cucina. Cortocircuiti e sigarette sono al 2° e 3° posto della classifica.
  • All'aperto, in condizioni di media ventosità, un'incendio boschivo può propagarsi alla velocità di circa 30 km all'ora.

 

In caso di incendio domestico:

  • Fate attenzione alle maniglie delle porte: se sono tra voi e le fiamme saranno roventi.
  • Non usate l'ascensore durante l'evacuazione. Non correte. Non accalcatevi.
  • In caso di fumo intenso procedete stando bassi.
  • Chiudete porte e finestre alle vostre spalle: rallenterà la propagazione dell'incendio.
  • Un normale estintore può emettere 1 kg di polvere in tempi che vanno da 1 secondo a massimo 3 secondi.

 

 

Sponsors