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20120411-checklistListe. liste, liste.... Ogni sito dedicato alla sopravvivenza ed al prepping ne è pieno, quindi Prepper.it non poteva essere da meno. Avremo quindi presto una serie di articoli dedicati a liste tematiche, ogni articolo sarà dedicato ad oggetti utili riguardo uno specifico ambito.

Una premessa va comunque fatta ed è doverosa: non esiste nessun oggetto che, da solo, possa essere garanzia di alcunchè. La vera sicurezza può venire solo dalla nostra esperienza, dal nostro atteggiamento mentale, dall'intelligenza e dalle conoscienze specifiche. Ecco quindi che la lista può essere un'arma a doppio taglio che dobbiamo imparare a conoscere meglio.

Un concetto pericoloso

Il concetto di Lista può essere pericoloso e fuorviante. Se provassimo a fare un esperimento, un gioco, chiedendo a qualcuno di completare la parola o il concetto, imbeccandolo con "lista..." quasi sicuramente la maggioranza delle persone continuerebbero con "...della spesa". 

Il punto è proprio qui, molti pensano che una checklist sia una lista precostituita di cose giuste da avere a tutti i costi e quindi da comprare. Sbaglaitissimo. Questo pensiero nasce dal comportamento instillato dalla socità dei consumi che ci spinge allo shopping come forma di placebo ai mali dell'anima. Esiste una settore enorme dell'industria della comunicazione, la pubblicità, che si basa proprio su questo: creare nelle persone delle necessità che le spingano a consumare e far girare l'economia. Ovviamente questa spinta alla necessità basa la sua radice sempre su un limitato insieme di fattori umani: la paura è una di queste. Sempre più frequentemente si sentono "claim" come "se hai questo sei così" ma anche "se NON hai questo non sei così".

 

Da dove viene la lista?

Quando prendiamo in esame una lista dovremmo sempre porci delle domande:

  • chi ha stilato la lista
  • qual'è lo scopo della lista

queste due analisi da sole saranno in grado di smorzare molto, se non eliminare, i problemi visti sopra. Dovremmo sempre diffidare, ovviamente, da persone di cui non riconociamo l'autorevolezza e la competenza nell'ambito in cui stiamo studiando. Secondariamente, anche tra gli esperti, esistono diverse "scuole di pensiero" per cui l'impostazione mentale di chi stila la lista si riflette nel suo contenuto ed in come questo potrà essere utilizzato. Infine la lista ha uno scopo e dobbiamo sempre assicurarci che questo scopo coincida col nostro: una checklist per uno scenario di "bug in" (trincerarsi in casa) sarà ovviamente molto diversa da quella di un "bug-out" (svignarsela) o altra strategia.

 

Nel prepping non esistono "no-brainer"

Questo termine americano indica oggetti o azioni o operazioni appositamente costruite per essere efficaci e produrre sempre e comunque il loro risultato richiedendo lo sforzo intellettuale di un criceto. Ad esempio i fotografi professionisti, che conoscono a fondo la tecnologia e la tecnica che usano per scattare, guardano con un certo distacco le "macchinette punta e clicca" o i programmi come Instagram.  I "no-brainer" sono un'altro esempio di come un certo tipo di società spinga ad una vita sedentaria da divano, cervello spento e tv accesa. Spesso ci sentiamo elogiare un prodotto come "a prova di stupido" come se fosse una qualità positiva, e senza neppure sentirci offesi e rivendicare che un cervelo ce l'abbiamo e lo vogliamo usare.

Le liste non fanno differenza: vanno prese con cautela e pensate e ripensate più volte.  Non sono un piano od un programma a cui dobbiamo attenerci rigidamente, quanto piuttosto uno spunto per una serie di ragionamenti che ogni prepper deve fare, ponderando bene le risorse di cui ha bisogno e che si deve procurare, scartando quelle che non gli servono, integrando quelle che scaturiscono dalle sue specifiche necessità.

 

Come comportarsi con le liste, quindi?

Si prende la lista, ci si pongnono le due domande sopra, e si inizia ad ispezionarle, elemento per elemento. Si valutano le motivazioni che hanno fatto si che quell'elemento venisse incluso e si considera se per noi sono valide o meno: se non sono valide l'elemento si scarta. Possiamo prendere il suggerimento di cose a cui non avevamo pensato, ma solo dopo averle analizzate nel nostro specifico contesto. Infine si aggiungono tutte quelle cose che a noi servono e che il compilatore della lista non aveva preso in considerazione o di cui non aveva bisogno.

Insomma: non esistono semplicemente le liste... esiste "la MIA lista".

 

La lista non serve solo "prima", ma anche dopo.

E' infatti solo dopo aver raggruppato gli oggetti che dovremo ritornare più volte su di essa per sincerarci che ci sia tutto e che gli elementi che hanno spinto per un'aggiunta o un'esclusione siano ancora validi e aggiornare lista ed oggetti di conseguenza. Per questo si chiamano, anche, "check-list". Come sempre il prepping non è un prodotto, ma un processo ed un'attitudine mentale.

 

Le prossime liste

Manterremo il patto di publicare prossimamente altre liste dedicate. Giusto per mettervi la pulce nell'orecchio e per far sì che i vostri eventuali suggerimenti non siano più adatti alle liste che verranno, anticipiamo "la lista delle prossime liste". Fateci sapere se ce n'è una che vi interessa di più per il prossimo articolo.

Il cibo ed acqua non ci sono... Data l'altissima importanza dedicheremo comunque loro numerosi articoli [1...] al di fuori di questa serie.

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