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Bugging In

20140120-bunker2Nel precedente articolo (che a quanto pare vi è piaciuto molto) abbiamo iniziato a prendere in esame gli aspetti principali della costruzione del bunker dei nostri sogni: motivazione, posizione e dimensione.

Nella parte di oggi prenderemo in esame alcune altre caratteristiche indispensabili per la reale realizzazione del postro probabilmente più sicuro in cui potremmo rifugiarci. Come vedremo ci sono aspetti tattici, strategici ed ingegneristici anche piuttosto complessi da considerare per fare una cosa a regola d'arte. La collaborazione di un esperto del settore è a questo punto indispensabile, ma altrettanto indispensabile è conoscere i vari aspetti della materia.

 

Sicurezza
Una volta designata una posizione, la sicurezza diventa la priorità. Installare telecamere e sistemi di sicurezza è un ottimo modo per assicurarsi che nessuno curiosi in giro mentre non ci siamo. Insieme a questo, dovrebbe essere pianificato un buon allarme perimetrale. Recinzioni e filo spinato potrebbero sembrare una buona idea, ma questi possono attirare attenzioni indesiderate.
Possiamo adottare sistemi di segnalazione "passiva": disporre lungo il perimetro elementi che ci permetteranno di riconoscere il passaggio o la presenza di visitatori (impronte, rami spezzati, ostacoli sul terreno rimossi etc.)


La porta
La parte più debole di qualsiasi bunker è la porta. Ogni bunker ha bisogno di una porta principale e di una secondaria.
Assicurarsi di utilizzare la porta più resistente possibile e rafforzarla dall'interno.E' utile ingenarsi nel pensare a come qualcuno potrebbe attaccare la porta e costruire una difesa adeguata dall’interno e intorno ad essa. La porta antiproiettile è d'obbligo, così come quelle resistenti al fuoco. La cornice intorno alla porta è altrettanto importante, perché essa di solito si rompe se vi è un tentativo di forzatura dall’esterno.
Insieme con una buona porta d'ingresso, è necessaria almeno una porta di fuga. Questa dovrebbe essere molto ben nascosta ma facile da raggiungere. Dovrebbe anche essere all' estremità opposta rispetto alla porta principale, nel caso in cui quest’ultima diventi inutilizzabile o si blocchi. La porta di fuga di emergenza dovrebbe essere completamente invisibile dall'esterno.
Nessuna traccia deve rilevare la sua presenza ma contemporaneamente deve garantire una facile apertura dall’interno e non deve essere ostacolata da depositi di alcun tipo.  Questa potrebbe essere l'ultima via d'uscita se qualcuno sfonda la porta principale.

 

Rimozione delle acque reflue
Dal punto di vista igienico è sicuramente la caratteristica più importante. Non c'è modo più veloce per ammalarsi in una situazione di sopravvivenza che con scarsa igiene, e la rimozione delle acque reflue diventa fondamentale. Un sistema asettico vicino al bunker è il modo più semplice per ottenere questo risultato, e se usato correttamente dovrebbe durare a lungo senza dare problemi.

Si può pensare di installare anche dei WC chimici, simili a quelli che ci sono nei parchi o che si usano nei camper, ma bisogna considerare il lavoro extra di manutenzione che richiedono, ed i prodotti chimici necessari senza i quali sarebbe più un danno che altro.

 

Divisione degli spazi

A questo punto possiamo cominciare a considerare come organizzare gli spazi all'interno del bunker e verificare che ogni attività che dovrà svolgersi all'interno abbia uno spazio idoneo. Prima tra tutte la normale vita quotidiana di più persone che dovranno convivere senza essere l'una d'intralcio all'altra.

Su questo aspetto ci sono moltissime idee collaudate che si posso prendere in prestito dalla gestione degli equipaggi dei sommergibili.

 

Continua nel prossimo articolo sul tema

 

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