Prepper.it fa uso di cookies classificati come "strettamente necessari" alla navigazione. Se continuate nella navigazione del sito acconsentite all'utilizzo degli stessi

 

SHTF & C.

20150813 AssicurazioniMeteoDopo l'ennesimo episodio di disastri da mal tempo in pochi mesi non possiamo non dire "ve l'avevamo detto". Era infatti il 17 novembre quando in un nostro articolo sostenevamo che episodi di questo tipo sarebbero ricapitati più e più volte. I fatti, nove mesi dopo, ci hanno dato ragione in diverse occasioni.
Il nubifragio in Calabria è solo l'evento più recente, fino ad ora, ma non sarà certo l'ultimo. Anzi, oggi vi proponiamo un parere autorevole su questa questione.


E' risuccesso
Recentemente i maggiori Eventi dovuti al maltempo sono stati

  • Mira, Dolo, Venezia, 8 Luglio
  • Firenze, 2 Agosto
  • Rossano e Corigliano Calabro, 12 Agosto

In tutti questi casi i danni ad attività, auto, servizi, abitazioni e purtroppo anche persone sono stati altissimi. Le immagini sono sempre più o meno le stesse: le strade diventano torrenti in cui l'acqua trascina via tutto quello che incontra e i detriti vanno ad impattare contro case e negozi. In molte delle zone colpine la corrente elettrica e le linee di comunicazione sono saltate per diverse ore.
Ormai siamo stufi di sentir dire, per l'ennesima volta che "la macchina dei soccorsi" si è messa in moto, perchè quando questo succede il danno è già stato fatto e, dopo un primo doveroso intervento, nulla fa si che le persone che hanno subito i danni ricevano un aiuto concreto a rimettere in piedi le proprie vite e le proprie attività.
Tutto questo, come abbiamo già detto, era destinato ad accadere, e sarà destintato a ripetersi ancora molte volte.

 

 

Come facciamo a saperlo
Non è una questione pessimismo ma una semplice costatazione dei fatti: il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti e poco importa come si cerchi di spiegare, nascondere, mitigare questa realtà o a chi si cerchi di dare o togliere la colpa. Questi Eventi non guardano in faccia a nessuno e torneranno a colpire indistintamente tanto chi ne prende atto quanto chi li nega o sminuisce.
Ma per essere certi che tutto questo tornerà a ripetersi e che rivedremo ancora le stesse immagini sui telegiornali ci vuole di più: il parere di un esperto che ha fatto i conti riguardo a tutto questo. Meglio se l'esperto è autorevole e ha tutto l'interesse ad avere una prospettiva veritiera sulle cose.

Noi l'abbiamo trovato: le assicurazioni.

 

 

Cosa dice l'assicurazione.
Dopo l'ultima alluvione di Genova, si è tornati a discutere sulla possibilità di assicurare i propri beni contro Eventi climatici ed atmosferici di questo tipo. Interpellate, le compagnie si sono rese disponibili, ma a due condizioni:

  • che lo Stato si faccia garante e riassicuratore di ultima istanza
  • che questa assicurazione diventi obbligatoria per tutti.

Cosa ci dicono questi due fatti? Le compagnie assicurative per mestiere si occupano di calcolo del rischio. Per una compagnia è conveniente far stipulare polize per eventi che hanno bassissima possiblità di verificarsi e/o il cui danno da coprire è limitato. Nessuna compagnia vi assicurerebbe per un danno che ha costi di indennizzo altissimi ed ha una altissima probabilità di verificarsi.
Ecco allora che le compagnie chiedono che sia lo Stato a coprire i costi in eccessi (così da non doverli pagare loro) o che tutti si assicurino, così che i premi pagati da chi non ha subito l'Evento compensino le perdite di chi ha avuto la peggio.
Tradotto: le compagnie assicurative hanno calcolato che le possibilità che eventi di questo tipo si verifichino ancora sono altissime e continueranno a produrre danni ingenti, al punto da rendere loro sconveniente far stipulare polize di questo tipo.

 

 

E i derivati
Volendo alzare il tiro, non sono solo le assicurazioni a pensarla così, ma anche le maggiori multinazionali mondiali di ogni settore. E' infatti in forte crescita il mercato dei "derivati climatici": prodotti finanziari che (come tutti i derivati) hanno tutta l'aria di "scommesse sul fatto che andarà male". Può trattarsi di pioggia, siccità, neve o qualsiasi altro fattore ambientale che possa andare ad intaccare la vendita di bevande, piuttosto che la produzione di infrastrutture.

A stipularli sono i colossi dell'economia e della finanza.
Se loro sentono che i loro affari sono a rischio, al punto di stipulare questi contratti, potete giurare che quel rischio incombe anche su tutti noi.

 

 

Links:

  • http://www.smithsonianmag.com/science-nature/how-the-insurance-industry-is-dealing-with-climate-change-52218/?no-ist
  • http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/05/alluvione-rischio-troppo-alto-cosi-assicurazioni-si-tirano/1234262/
  • http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/12/nubifragio-in-calabria-allagamenti-e-frane-da-rossano-e-corigliano-al-catanzarese/1953350/
  • http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/13/calabria-dopo-nubifragio-si-contano-danni-case-e-negozi-distrutti-addio-stagione-turistica/1955573/
  • http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/08/02/nubifragio-di-firenze-le-immagini-del-maltempo-nel-capoluogo-toscano/400637/
  • http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/12/tromba-daria-venezia-i-migranti-in-strada-ad-aiutare-dolo-e-mira-noi-sappiamo-cosa-vuol-dire-perdere-tutto/1867049/

Sponsors