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Analisi Eventi

Il fatto che le teorie economiche utilizzate fino ad ora abbiano dei difetti è ormai sotto gli occhi di tutti. La recente crisi economico/finanziaria che sta investendo USA ed Europa da qualche anno può essere presa come esempio di cosa succede quando queste teorie lacunose si combinano con l'avidità dell'uomo, la mancanza di regole idonee a governare un sistema così complesso e, ammettiamolo, anche un po' di sfortuna.

Tra tutti gli errori che sottostanno alle teorie economiche ed industriali su cui la nostra società si regge ve n'è uno che è madornale: l'assunzione che il pianeta terra sia dotato di risorse naturali in quantità infinite. Ci stiamo purtroppo rendendo conto che non è affatto così, e le conseguenze di una teoria così scriteriata e campata in aria si stanno facendo sentire: acqua, petrolio, pesci, cibo, materie prime, stanno scomparendo dal pianeta ad una velocità più alta di quanto il pianeta stesso sia in grado di ricrearle.

Prendiamo in esame, per chi non lo conosce, l' Earth Overshoot Day e vediamo come questa teoria abbinata con un briciolo di saggezza "da prepper" possa essere presa a dimostrazione che continuando con questo ritmo, presto o tardi un Evento di qualche tipo ha altissime probabilità di verificarsi.

 

 

I conti della serva

Iniziamo col prendere in esame l'esemio di un ragionamento molto semplice in grado di fornirci un utile strumento per i prossi ragionamenti. Immaginiamo di avere un problema matematico comune, ma composto da una grande quantità di dati: abbiamo in mano lo scontrino della spesa, quella grossa che riempie tutto il carrellone, e vogliamo controllare a mente i conti per vedere se il totale più o meno torna. Diciamo che non ci interessa il conto preciso, ma vogliamo solo farci un 'idea approssimando il totale alla decina di euro, e poi vedere se i 100 euro che ci ha chiesto la cassiera sono plausibili o meno (attenzione alla parola plausibile, che il centro del ragionamento sta proprio qui).

Come procederemmo? molto probabilmente faremmo un conto approssimativo dei prezzi dei singoli prodotti, arrotondandoli di volta in volta in su o in giù, all'euro sopra o a quello sotto. Avremmo un risutato certamente sbagliato, ma non molto lontano da quello vero. Diciamo pure che possiamo esserci fatti un'idea di quanto grande questo errore sia.

Se il nostro rapido conto ci da come risultato 95 euro, e sappiamo di poter avere commesso un errore di 10 euro in più o in meno, allora i 100 euro chiesti saranno plausibili e non ci preoccuperemmo troppo, salvo poi voler controllare meglio.

Ma se la nostra conta ci da come risultato 70 e sappiamo che l'errore che possiamo aver commesso è di 5 euro in più o in meno, allora saremmo molto più sospettosi e quasi certi che a sbagliare è stata la cassiera.

Il succo del ragionamento è questo: in alcuni casi se non facciamo un'analisi approfondita e dettagliata di una situazione, ma ci accontentiamo di una approssimazione di cui conociamo il margine di errore, possiamo comunque avere un'idea piuttosto precisa di rel risultato, e possiamo confrontarlo con altri ed escludere o questionare quelli troppo diversi.

Questo è un ragionamento caro agli ingegneri e fisici che ancora ragionano in termini di "ordini di grandezza". Pochi sanno che i calcoli fatti per mandare in orbita i primi astronauti erano fatti col regolo calcolatore: uno strumeto tutt'altro che preciso, i cui errori però erano noti e quindi compensabili o correggibili.

Teniamo a mente questo concetto e passiamo al prossimo punto.

 

Quanto velocemente ci stiamo mangiando la Terra?

L' Earth Overshoot Day calcola proprio questo, o quasi. La Terra, come tutti sanno, è un pianeta che ha la favolosa capacità di guarirsi, di produrre risorse naturali e cercare costantemente e strenuamente di riportarsi ad uno stato di equilibrio. Ogni anno nascono nuovi alberi, nuovi pesci, lentamente la crosta terrestre si inabissa verso il nucleo incandescente e la fusione rigenera filoni di metalli, carbone, petrolio. L'acqua evapora dai mari, sale e si condensa per poi ripiovere e ritornare al mare.

Almeno questo è quello che ci hanno insegnato alle elementari, e sarebbe tutto bellissimo se fosse semplicemente così... ma non lo è! L'elemento che manca in questa equazione è l'uomo, e continuare a credere a questo modello semplicistico fa bene solo a chi ci vuole calmi a bovini consumatori inconsapevoli.

Prendiamo una qualsiasi risorsa naturale e vediamo che non è così: il pianeta ha a sua disposizione una riserva di questa risorsa e una certa velocità di produzione, dall'altra parte c'è l'uomo che consuma questa risorsa. E' come se avessimo un secchio con dell'acqua dentro, con un foro sul fondo da cui l'aqua esce, ed un rubinetto che lentamente lo riempie: è evidente a tutti che se l'acqua esce dal foro più velocemtne di quanto il rubinetto la possa rimpiazzare, il secchio sarà presto vuoto.

L'overshoot day di un dato anno è il giorno in cui la popolazione mondiale ha consumato il 100% delle risorse che la Terra sarebbe riuscita a produrre e rigenerare in quell'anno stesso. Tutte le risorse consumante dopo quel giorno rappresentano un deficit : ci stiamo indebitando con noi stessi e non c'è verso di venirne fuori.

Nel 1997, primo anno in cui è stato fatto questo calcolo, l'overshoot day è caduto il 19 dicembre. Da allora questa data si è sempre preoccupantemente anticipata, fino ad arrivare ad essere collocata a fine estate negli ultimi anni. Vuol dire che tutto l'autunno e inizio inverso siamo andati "oltre il budget".

Ora guardate una semplicissima graffetta per la carta, e pensate che ci sono volute parecchie migliaia di anni per creare il metallo di cui è fatta. Prendete la palettina di plastica fornita dalle macchinette del caffè, e confrontate il tempo geologico che è servito per creare il petrolio da cui è nata, i costi di estrazione, quelli di produzione, trasporto ed installazione nella macchinetta con i pochi secondi in cui assolve al suo compito (peraltro inutile).

Ora pensateci un attimo... a cosa si va incontro di questo passo?

 

Mettendo assieme le cose.

Non vogliamo proporre ne promuovere idee ecologiste o di sostenibilità: siamo totalmente d'accordo con queste ma non è questa la sede ne l'obiettivo dell'articolo. Quello che vogliamo fare è applicare il ragionamento visto sopra alle informazioni appena presentate.

Possiamo anche ammettere che il calcolo fatto per piazzare l'overshoot day sia sbagliato, ma sappiamo che l'errore non può essere più di tanto e anche dandogli questo beneficio e fissandolo generosamente ad un mese (sarebbe a dire un errore fino all'8% del massimo errore possibile),  comunque sia rimaniamo abbondantemente al di sotto della soglia di sicurezza ed il bilancio delle risorse del pianeta è fortemente a rischio.

Inoltre, l'overshoot day si resetta ad ogni capodanno, ma le risorse della natura no! questo vuol dire che il debito si accumula di anno in anno e prima o poi lo si dovrà pagare con gli interessi...

Abbiamo già visto in altri scenari che non è necessario arrivare ad esaurire completamente una risorsa per entrare in uno stato di crisi, ma è sufficiente avere una contrazione sensibile e prolungata negli approvigionamenti per far avvitare pericolosamente la situazione. Non a caso le risorse naturali stanno diventando un bene prezioso che viene protetto e/o accaparrato con azioni militari e di guerra.

Quella che abbiamo fatto non è certo un'analisi precisa, metodica o dettagliata della situazione, ma la parte più grave sta proprio qui. Se anche un'analisi macroscopica come la nostra ci porta a concludere che la situazione è fortemente sbilanciata e a rischio, vuol dire che l'entità dell'errore che stiamo commettendo è davvero catastrofica e lo stesso si può dire per i risultati che ci attendono. Questa è una delle molte conferme che davvero qualcosa non va, e l'evidenza del fatto che non si stia cambiando rotta è quello che fa si che ogni prepper possa ritenere a buon giudizio che prima o poi i conti dovremo pagarli e che un Evento si verificherà.

 

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