Come le vecchie raccolte di figurine, vediamo una lettera alla volta i cardini del prepping. In ogni carta troveremo un'elemento, la lettera che lo contraddistingue in codice morse ed alfabeto fonetico NATO.
Iniziamo dalla "F" come FUOCO !!
Chi si limita a confondere la sicurezza con il possesso di armi sta guardando una parte piccola del problema che si propone di affrontare, quella più difficile, quella meno probabile e che richiede maggiore esperienza. Contemporaneamente trascura una ampia serie di situazioni e circostanze molto più probabili e di soluzioni più semplici ed indolore.
Vediamo quindo quali sono le esigenze della sicurezza e come provvedere ad esse.
Quando abbiamo visto la "regola del 3" per la sopravvivenza, abbiamo visto che il riparo dalle condizione climatiche avverse è al secondo posto per importanza, subito dopo la capacità di respirare. E' giusto quindi trattare questo argomento, il riparo, con rispetto ed attenzione e analizzare una checklist degli oggetti che ci serviranno per costruire o mantenere un tetto sopra la testa.
Contemporaneamente, come sempre, non dobbiamo banalizzare questo argomento stilando una semplice "lista della spesa" perché l'argomento del riparo è condizionato a una serie di variabili che possono definire in modi molto diversi la nostra situazione, facendoci propendere per soluzioni, approcci e risorse diverse.
Purtroppo capita alle volte di sentire alcuni sfoderare un fastidioso cinismo, supportato solo dalle chiacchiere, che facendo leva sulla mera utilità pratica, catalogano bambini e anziani solo come un peso o un fastidio. Lontani da questo punto di vista inutilmente disumano, vediamo cosa occorre considerare quando il nostro gruppo comprende qualcuno con qualche esigenza particolare e/o specifica.
E' arrivato il momento nelle checklist di sfatare un'altro luogo comune: siamo tutti "uomini duri"... ma fino ad un certo punto. Non è un caso che Rambo alla fine del film si metta a piangere disperato.
Non è una novità per nessuno, e recenti fatti di cronaca ce l'hanno dimostrato una volta in più, che durante le situazioni di emergenza e nel post-emergenza si è in uno stato di fortissimo stress e lo sforzo psicologico che si sopporta è altissimo.
Come ogni altra forma di sforzo, ognuno ha una sua capacità di sopportazione ed una soglia oltre alla quale non può andare. Non siamo macchine e questa soglia, per lontana che sia, c'è per tutti.
L'unico modo di sopportare più a lungo è prendersi delle pause... e per fare questo possiamo includere nelle nostre liste alcuni generi di conforto che ci aiutino a tirare il fiato.