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Gli effetti della passata crisi, iniziata nel 2008, non sono ancora del tutto passati (anzi) che già c'è chi inizia ad intravedere la prossima. Non stiamo parlando di economisti da strapazzo o investitori di poco conto, ma del CEO della JPMorgan Chase, Jamie Dimon, che con una sua lettera annuale agli azionisti ha destato non poche preoccupazioni.
Le considerazioni contenute non sono da prendere sottogamba, dato che l'analisi individua con precisioni possibili cause, avvenimenti e possibili scenari. Vediamo quali.
La pubblicità ha uno scopo fondamentale: comunicare. Per far questo con la maggior efficacia possibile utilizza tutte le tecniche più avanzate a disposizione, ma una regola fondamentale resta quella di conoscere bene il destinatario del messaggio così da confezionarlo al meglio. E' uscita in questi giorni una pubblicità che potremmo definire a dir poco agghiacciante per le immagini ed i significati utilizzati e per il tentativo cinico di fare ironia su temi discottante attualità. Ma è anche un punto di vista tristemente veritiero sulla situazione di molte famiglie...
Torniamo a parlara ancora una volta dell'intreccio economica-geopolitica-energia. Questi tre aspetti, profondamente legati tra loro, ricorrono così spesso ed hanno un'importanza tale da meritare un termine adatto ad identificare tutto quello che gravita, sia influenzato o influenzi questi fattori di vitale importanza.
Abbiamo più volte indicato come la crisi economica sia uno dei problemi più grandi del nostro paese, e di come sia tra gli scenari più probabili per un Evento in Italia. Abbiamo anche detto come per molti, l'avvicinarsi al prepping sia proprio il sintomo della sensazione di impotenza e di precarietà del baratro che molti vedono.
Ma non avremmo mai pensato di ricevere la lettera di un imprenditore che ci scrive proprio per raccontarci la sua situazione, per spiegarci come ci si è trovato. E' per noi quindi un onore inaspettato ricevere queste parole e quindi diffonderle.
Pare assurdo, ma questo giovanissimo imprenditore del sud si trova in una situazione economicamente difficile per una sola ragione: ha fatto onestamente il suo lavoro, ma il cliente era lo Stato.
Abbiamo più volte parlato di petrolio ed energia da queste pagine. Ormai non fa più notizia che proprio l'approvigionamento di queste importantissime risorse sia alla base di conflitti bellici su vasta scala, nuove guerre economiche e grandi manovre geopolitiche. Le recenti tensioni tra Russia ed Europa non fanno eccezione.
Oggi Russia e Cina hanno siglato un'accordo trentennale da 450 miliardi di dollari per fe forniture di gas. Questo, ed altri 49 trattati simili, spostanto pesantemente il baricentro dell'economia e dello sviluppo ad est, impoverendo e raffreddando il futuro dell'Europa.