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Seconda puntata del filone delle Checklist che, a quanto pare, risquotono un certo successo. Ricordando sempre il consiglio di non basarsi solo sulle liste o sull'accumulo di materiali vari, passiamo a prendere in considerazione le risorse che ci servono per assicurarci luce ed energia. Chi si è preso la briga di leggere il precedente articolo sul peak-oil avrà già avuto modo di rendersi conto di quanto l'attuale civiltà sia completamente basata e strutturata sulla disponibilità di emormi quantitativi di energia a basso costo. Contemporaneamente sarà capitato a tutti di rendersi conto del disagio e delle difficoltà, piccole e grandi, che si incontrano durante un black out. E' automatico quindi preoccuparsi, e quindi prepararsi, all'eventualità di una crisi energetica o anche semplicemente a non poter più contare su luce, gas, e benzina.

La lista:

  • batterie (di ogni formato, in grande numnero, ricaricabili) Non è difficile immaginare uno scenario che includa il black-out. Alcuni scenari prevedono disfunzioni di tutti i servizi, tra cui la rete elettrica, per cui le forniture potrebbero non essere garantite o andare a singhiozzo. Altri si figurano il blocco totale e permanente di queste forniture. In questi case le batterie sono un salvavita: torce elettriche, radio portatili, e tutti gli altri apparecchi a batterie funzioneranno anche senza la rete. Non bisogna sottovalutare che per quanto possa essere grande la scorta prima o poi finirà... Meglio quindi puntare sulle ricaricabili che possono essere attaccate alla rete se le forniture sono intermittenti. Può essere utile standardizzare le batterie ed i dispositivi attorno a 2 formati: AA e AAA
  • candele per cene romantiche e non... facili da fare (se si vuole risparmiare qualcosa), elemento di scambio molto apprezzato nelle economie post-disastro. Sono un'alternativa economica alle batterie, e possono a loro volta essere sostituite dalle lampade ad olio.
  • lampade ad olio e lanterne si realizzano con poco (avremo presto dei progetti in tal senso) e possono essere alimentate sia con olio vegetale che minerale
  • olio x lampade esistono olii specifici ma si può usarequello vegetale o da cucina (anche dopo averci fritto i sofficini o quello che resta nel barattolo delle olive, ma attenti a fumo e odore) . Una tanichetta da 5lt di olio di semi vari costa molto poco e risolverà i problemi di illuminazione per molto tempo.
  • accendini e ricariche (gas, benzina) altrimenti con cosa le accendiamo le candele? (e non solo quelle?) A Sarajevo erano molto ricercati ed apprezzati come "mancia"
  • fiammiferi e cerini vedi sopra
  • torce elettriche impagabili per quando dobbiamo muoverci al buio, in casa e fuori. Ne esistono di tutti i tipi e di ogni foggia al punto di meritarsi dei forum dedicati di collezionisti. Meglio rimanere su quelle che vanno con batterie AA e/o AAA (che formano la scorta del primo punto) e a LED che allungano la vita delle batterie e non si fulmineranno praticamente mai, a patto che siano di buona qualità (non made in china). Impagabili le lampade da fronte che permettono di avere entrambe le mani libere e la luce sempre davanti a noi. Utili, ma rumorose, quelle a manovella/dinamo.
  • generatori di corrente forse è un po' esagerato, ma se le necessità dovessero essere alte (ad esempio in caso di disastri naturali) non c'è soluzione alternativa di lunga durata che renda di più. Meglio puntare su quelli diesel in quanto il motore potrebbe essere elaborato per utilizzare una gamma di combustibili.
  • combustibile per il generatore altrimenti è inutile. A quanto pare conservare per lungo tempo del combustibile non è così fattibile. Tuttavia questa rimane una tra le pochissime opzioni per utilizzare tutti gli strumenti a corrente che abbiamo (trapani, computer, respiratori...)

Come sempre aspettiamo i vostri suggerimenti nei commenti qui sotto o su FB.

 

Il problema dell'energia

Come si vede, la maggior parte degli elementi e rivolto a risolvere il problema "luce" mentre per l'energia abbiamo meno opzioni. Non devrebbe sorprendere se si pensa a quanto complessa ed articolata e pervasiva sia la rete di distribuzione. Dobbiamo quindi abituarci all'idea di rinunciare ad usare molti strumenti a corrente elettrica? A quano pare le opzioni sono solo tre:

  1. rinunciare a questi strumenti
  2. sostituirli con strumenti azionati dalla forza muscolare
  3. imparare a produrre un po' di energia da sé

Non dobbiamo infatti scordare che non più di 200 anni fa la stragrande maggioranza dell'energia impiegata per il lavoro era fornita da muscoli umani ed animali.

Pur dando per scontato che nessuno troverà il petrolio in giardino, ci sono molti altri modi in cui possiamo renderci un po' indipendenti e vivere un po' "staccati dalla griglia" che affronteremo presto e su cui attendiamo vostre segnalazioni e progetti.