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Continuamo l'articolo sul concetto "Grey Man" da dove lo avevamo lasciato nell'articolo precedente vedendo come fosse tema con molte sfaccettature e che merita spazio per un corretto ed esaustivo approfondimento.

In questa seconda parte vedremo come il nostro cervello filtri e selezioni le informazioni che ricava dall'ambiente circostante,le analizzi e ci mandi le informazioni per prepararci ad affrontare eventuali minacce al fine di evitarle.

Forse non tutti hanno familiarità con il Grey Man concept,quindi abbiamo deciso di fare un po' di chiarezza e di approfondire l'argomento. Troppi sono convinti che una mimentica, in ambienti diversi dal bosco, mantenga la sua funzione mi mimetizzazione, ma la verità potrebbe essere l'esatto opposto. In molti casi, è importante riuscire a non dare nell'occhio e passare inosservati. Ecco come diventare degli "uomini grigi".

Una delle strategie più note, ma anche più confuse e meno comprese, del prepping è il "Bugging Out", ovvero squagliarsela quando le cose si mettono male. Questa strategia è probabilmente la più antica del mondo, la fuga, ed è tuttora applicata con grande successo da millenni nel regno animale.

Elemento fondamentale nato da questa strategia è la Bug out Bag, o BOB, di cui abbiamo già parlato, strumento che da solo si è meritato un capito dedicato con tanto di varianti sul tema ( "get home bag", "72 hours kit" etc..).

Tuttavia la regola imperante nel prepping è che "non esistono no-brainers": ogni cosa può e deve essere messa in discussione e sono davvero pochissimi i postulati a cui possiamo affidarci ciecamente al punto di agire senza pensare. Il Bugging out non fa eccezione, tant'è che esiste una strategia esattamente opposta: il "bugging in", ovvero trincerarsi nel posto sicuro in cui siamo (casa?)

Vediamo quindi quali sono gli aspetti da considerare, le variabili in gioco e quando questa strategia sia da applicare o evitare.

Bugging-in e Bugging-out sono le due strategie cardine del prepping. Attorno ad esse possiamo collocare praticamente ogni altro elemento del nostro stile di vita e della nostra preparazione. Tuttavia nella loro applicazione sono esattamente l'una l'opposto dell'altra. E' naturale quindi che vi siano molteplici interpretazioni rispetto alla loro applicabilità e, diciamolo, non senza una certa confusione.

Come fare quindi a scegliere la strategia giusta? Non esiste una risposta universalmente corretta, ma esiste fattore da considerare per chiarirci quale sia la cosa giusta da fare: vediamolo assieme.

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