In questa seconda parte vedremo come il nostro cervello filtri e selezioni le informazioni che ricava dall'ambiente circostante,le analizzi e ci mandi le informazioni per prepararci ad affrontare eventuali minacce al fine di evitarle.
Elemento fondamentale nato da questa strategia è la Bug out Bag, o BOB, di cui abbiamo già parlato, strumento che da solo si è meritato un capito dedicato con tanto di varianti sul tema ( "get home bag", "72 hours kit" etc..).
Tuttavia la regola imperante nel prepping è che "non esistono no-brainers": ogni cosa può e deve essere messa in discussione e sono davvero pochissimi i postulati a cui possiamo affidarci ciecamente al punto di agire senza pensare. Il Bugging out non fa eccezione, tant'è che esiste una strategia esattamente opposta: il "bugging in", ovvero trincerarsi nel posto sicuro in cui siamo (casa?)
Vediamo quindi quali sono gli aspetti da considerare, le variabili in gioco e quando questa strategia sia da applicare o evitare.
Come fare quindi a scegliere la strategia giusta? Non esiste una risposta universalmente corretta, ma esiste fattore da considerare per chiarirci quale sia la cosa giusta da fare: vediamolo assieme.