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Sempre più spesso si sente parlare di E.D.C., o Everyday Carry, termine che in italiano può essere tradotto con “oggetti che porto con me quotidianamente”. Ma che cos’è un E.D.C., e dove nasce questa abitudine?
Un E.D.C. è, in sostanza, una selezione di oggetti e di utility che possono aiutare a risolvere gli inconvenienti di ogni giorno, ma anche ad affrontare meglio un’emergenza improvvisa. Tutti, magari senza saperlo, adottiamo già un EDC: molto difficilemte usciremmo di casa senza chiavi, portafoglio, e telefonino... Ma come possiamo apliare questo kit elementare?


Una passione made in USA
I primi a dare un nome ad una pratica già molto diffusa sono stati gli Americani: per i cugini d’oltreoceano, infatti, l’Everyday Carry è divenuto una abitudine da studiare, e talvolta uno status symbol. Sul web si trovano siti che trattano specificamente di questo argomento: la risorsa principale è, senza ombra di dubbio, il forum http://edcforums.com/, il quale contiene molte informazioni e di discussioni che riguardano ogni aspetto dell’E.D.C. (torce, coltelli, multitool, dispositivi elettronici, contenitori, ecc.). Esistono poi due blog molto ben curati, http://everyday-carry.com/ e http://everydaycarryblog.com/, sui quali gli utenti possono caricare le foto e le recensioni dei propri Everyday Carry;  possiamo infatti trovare molte fotografie e contenuti tecnici. Altri due blog degni di nota sono http://edcreviews.blogspot.it/ e l’inglese http://everydaycarryuk.tumblr.com/.

E’ innegabile che gli spazi (urbani e non) estremamente ampi del continente americano, ed anche un clima più sfavorevole del nostro, abbiano incoraggiato il diffondersi di uno stile di vita che punta all’essere indipendenti e al sapersela cavare in ogni situazione; tuttavia, anche in un ambiente più ristretto, come quello italiano, avere con sé un E.D.C. può far spesso risparmiare tempo e fatica.


Principi dell’ E.D.C.
Prima di iniziare con l'analisi di un Everyday Carry è doveroso fare una premessa: non esiste un E.D.C. universale perfetto, ma tanti tipi di E.D.C. che rispondono alle esigenze di altrettante persone. Uno studente avrà, infatti, necessità diverse da una casalinga, da un tecnico informatico, da un pensionato, da un libero professionista, da una persona che lavora a centinaia chilometri da casa, ecc.
Fatta questa importante premessa, bisogna però precisare che, nell’allestimento di un Everyday Carry, possono essere seguite delle “linee guida”, onde evitare di portarsi dietro un B.O.B. da 72 ore o di non avere gli strumenti necessari nei momenti di bisogno. I principi che stanno alla base di un E.D.C. sono cinque, e possono essere così riassunti:
1-    Rapporto peso/dimensioni: in linea di massima, un E.D.C. deve essere il più leggero e compatto possibile, per evitare che un peso ed una dimensione eccessivi scoraggino le persone dal portare con sé strumenti utili. E’ anche vero che peso e dimensioni sono direttamente proporzionali alla distanza e al tempo che separano una persona dalla propria abitazione, o da un luogo in cui sono custoditi altri attrezzi ed utility: per una giornata comune basterà un E.D.C. di livello base, mentre per una trasferta di lavoro saranno necessari degli oggetti aggiuntivi.
2-    Qualità degli strumenti:  è fondamentale che alcuni strumenti siano di ottima qualità: primo perché può capitare di usarli in momenti di reale necessità, secondo perché oggetti scadenti sono sinonimo di ferite e di danni. Chi più spende, meno spende, nel senso che un oggetto di qualità costa di più, ma dura una vita. Gli strumenti per i quali vale la pena investire di più sono sicuramente: la torcia, il coltello, la pinza multiuso e il fischietto; tutte le altre utility possono benissimo essere “riciclate” tra gli oggetti che abbiamo già in casa;
3-    Utilità degli strumenti: questo principio è strettamente legato al punto 1. Prima di inserire uno strumento nell’E.D.C. bisogna valutare bene se ci potrà servire, o se la possibilità che venga utilizzato sia remota o nulla. L’E.D.C. va di volta in volta rivisto ed aggiornato in base alle situazioni che si andranno ad affrontare ed in base alle esperienze ed alle verifiche di ogni giorno.
4-    Accessibilità degli strumenti: gli strumenti che compongono l’Everyday Carry devono essere di facile e rapido accesso, dato che potrebbero servire in una situazione di emergenza. Anche per la risoluzione di un piccolo imprevisto quotidiano è importante non perdere tempo nel cercare un oggetto – in fondo lo scopo dell’E.D.C. è proprio questo, semplificarci la vita! In commercio esistono molte tipologie di contenitori, ognuna delle quali permette di organizzare al meglio i nostri strumenti;
5-    Modularità del kit: un E.D.C. può essere strutturato su più livelli, in modo da poter coprire il maggior numero di scenari possibili, ma senza doversi portare sempre dietro tutto. Il livello base è di solito così composto: portafogli, chiavi di casa, cellulare, torcia, coltello e/o pinza multiuso, fischietto, accendino. A questi strumenti possono aggiungersi altri oggetti - custoditi in un contenitore supplementare – da portare con sé qualora si debbano affrontare degli spostamenti più lunghi, o si stia fuori casa per un tempo maggiore del solito.

Neristan per Prepper.it


P.S.: si ringrazia l’utente FabioBo_81 per il concetto di modularità.