Ma come adattare l'isolamento a tutti questi fattori? Come dobbiamo concepire il nostro abbigliamento e a cosa dobbiamo fare attenzione?
Le regole fondamentali
Per un corretto abbigliamento invernale dovremo osservare i seguenti principi:
- adottare un approccio a strati
- mantenerci isolati dall'ambiente;
- scegliere materiali tecnici adatti
- mantenerci asciutti e puliti
Oltre a questi dovremo imparare correttamente come e cosa coprire:
- la prima parte da tenere al caldo è il busto (torace ed addome) dato che contengono gli organi.
- raffreddare eccessivamente il busto può farci ammalare (bronchiti, raffreddore etc)
- braccia e soprattutto gambe sono le parti che, grazie ai muscoli, possono produrre calore lavorando
- le estremità (mani, piedi e testa) disperdono molto calore e possono ghiacciare
L'approccio a strati
Sovrapponendo diversi strati di vestiti otterremo molteplici vantaggi come:
- trattenere un po' di calore per ogni strato indossato
- aumentare l'isolamento ad ogni strato
- avremo più capi da cambiare nel caso si bagnassero
- avremo più fibre da usare per "impieghi da survival"
- avremo un sistema modulare con cui regolare la quantità di calore da trattenere, mettendo o togliendo uno strato a seconda delle necessità.
E' importante continuare a cambiare il numero di strati che abbiamo addosso regolandone il numero a secondo della necessità del momento. Oltre a questo è importante che gli abiti che sovrapporremo non impaccino i movimenti, non siano troppo stretti ne troppo larghi (si perderebbe l'effetto isolante)
Isolamento
Gli abiti stratificati devono isolarci dall'esterno e trattenere il calore generato dal corpo tramite i muscoli e gli organi. Più un capo è spesso e le sue fibre sono dense, migliore è la sua efficacia (si vedano ad esempio i maglioni di lana ed i pile).
Ma lo strato più importante per l'isolamento è quello più esterno: questo deve anche proteggerci da vento ed acqua, per questo deve essere impermeabile. Se ci trovassimo bagnati ed esposti al vento il nostro corpo arriverebbe a disperdere calore fino a 38 volte più velocemente del normale. Per questo è utile dotarsi di giacche avento, poncho e altri indumenti di questo tipo.
I materiali
- Il cotone è una fibra naturale idrofila: vuol dire che tende ad assorbire umidità. Questa sua caratteristica la rende pessima per il freddo, ma può risultare utile per il caldo. Il cotone infatti tenderà ad assorbire l'umidità corporea ed ambientale fino alla sua evaporazione e contribuirà quindi a diminuire la nostra temperatura.
- La lana ha un potere isolante molto elevato, è naturale e l'uomo la usa da secoli. Oggigiorno è molto difficile trovare dei capi 100% lana e sono piuttosto cari. Può assorbire molta acqua ed appesantirsi.
- Il pile è un'alternativa molto più a buon mercato e presenta gli stessi vantaggi della lana. Assorbe meno acqua e si asciuga prima. Si trovano pile di diverso spessore, alcuni da usare come maglione, altri molto più sottili si possono tenere sotto una camicia.
- Il Polipropilene è una fibra sintetica che garantisce la traspirazione senza far abbassare troppo la temperatura del corpo. Ideale per lo strato a contatto con la pelle. Esistono diverse altre fibre sintetiche "tecniche" che sono utilizzate sia per l'abbigliamento che per l'attrezzatura (sacchi a pelo, guanti, giacche etc) Sono molto sensibili al calore e possono bruciare facilmente ma non assorbono acqua e sciugano in fretta. Alcune dono poco tempo puzzano... ma questo in una emergenza non è un problema.
- Il piumino è un grado di isolare molto bene, ma è un capo delicato. Può assorbire molta acqua e impiega molto ad asciugarsi. Si possono trovare in commercio dei gilet di piumino ideali da indossare sotto l'ultimo strato per tenere caldo e asciutto il busto.
...Continua...