Raccolta in pillole delle notizie più rilevanti di questa settimana:
-Virus Wannacry
-Penisola coreana
-Summit cinese
-Iran verso il voto
-Scandali Usa
-Raid e accuse in Siria
-Scandali Brasile
-Scandalo in Francia


Virus WannaCry

Il 12 Maggio attacco hacker a livello globale ha bloccato tra i 50 mila e i 70 mila computers, si parla di un centinaio di nazioni coinvolte.

I computer sono stati infettati da un ransomware chiamato WannaCry, un virus che blocca l'accesso ai file del pc criptandoli, per riavere i propri file basta pagare una cifra tra i 300 e i 600 euro in BitCoin.

Ovviamente sono pochi gli utenti privati che pagherebbero una cifra simile per riavere i propri file, ma le grandi aziende tendono a pagare per riaverli in fretta.
E' stato mandato in ginocchio l'intero servizio sanitario inglese, segno che dalle aziende private sono passati ai servizi nazionali.
Il servizio sanitario non può rimanere fermo per troppo tempo, se non trovano un modo per scavalcare il virus saranno costretti a pagare.

A quanto pare questo ransomware è derivato da un virus messo a punto dai servizi segreti Usa, trafugato dal gruppo hacker Shadow Brokers e diffuso in rete il mese scorso.

Per ironia della sorte la nazione maggiormente colpita è stata la Russia, precedentemente accusata di attacchi hacker in Usa e Francia durante le elezioni, molti sostengono che questa sia la risposta asimmetrica promessa da Macron ma NON ci sono prove (per ora) del coinvolgimento di una nazione in particolare.

http://www.aljazeera.com/news/2017/05/global-hack-attack-infects-57000-computers-170513005030798.html

http://www.foxnews.com/tech/2017/05/12/cyber-attack-spreads-across-12-countries-some-uk-hospitals-crippled.html

http://www.aljazeera.com/news/2017/05/ransomware-avoid-170513041345145.html



Nella penisola coreana ci sono stati molti sviluppi, dopo la distensione avvenuta settimana scorsa la tensione è tornata a salire.

Il 13 Maggio la notizia del giorno cita:
"" Un diplomatico nord coreano ha dichiarato che la Corea del Nord è pronta ad un incontro con i diplomatici Usa.
Ovviamente "alle giuste condizioni".
Qualche settimana fa anche Trump aveva affermato che avrebbe incontrato volentieri Kim Jong-Un "alle giuste condizioni".
Speriamo che si trovino daccordo su queste condizioni.

http://www.abc.net.au/news/2017-05-13/north-korea-open-to-dialogue-with-united-sates/8523954 ""

MA nella serata del 13 Maggio la Corea del Nord ha testato un nuovo tipo di missile, creando imbarazzo e tensioni con tutti gli alleati.
Il test riguarda un vettore inedito, i dati parlano di 2000 km di apogeo e 700 km di distanza.
Il lancio è avvenuto dalla costa occidentale coreana e il missile si è inabissato nel mare del Giappone, a un centinaio di km di distanza da Vladivostok.
Nessun missile coreano era mai arrivato così in alto.

Non sono mancate le reazioni da parte degli stati limitrofi e non:
-La Corea del Sud ha bollato il lancio come "l'ennesima provocazione", e sta pressando per la cessazione di questi test e l'inizio di una collaborazione tra i due stati.

-La Russia si è mostrata preoccupata e scocciata, visto che il vettore è caduto poco lontano da una loro città (la più grande e importante nella zona).

-La Cina invita alla calma, ma si trova in una situazione difficile, visto che oggi è stato inaugurato l'importantissimo summit economico "La Via della Seta", a cui la DPRK era stata invitata.

-Gli Usa hanno condannato il test, ovviamente.
Ma grazie ad esso la loro presenza militare nell'area sta riacquistando importanza, nei giorni scorsi grazie alle distensioni la presenza del gruppo di attacco della Vinston stava diventando superflua.

http://www.radionz.co.nz/news/world/330730/fury-over-new-north-korean-missile-test

http://www.news.com.au/national/breaking-news/nkorea-invite-to-china-talks-provokes-ire/news-story/6d91b9fabd239ddcf35f68efd918b5e3

http://www.foxnews.com/politics/2017/05/14/white-house-north-korea-has-been-flagrant-menace-for-far-too-long.html

Corea Sud-Nord, è già crisi?
Qualche giorno dopo il test Nord Coreano il presidente sud coreano Moon Jae-In ha dichiarato che le possibilità di uno scontro armato tra i due paesi è molto alto.
Secondo lui la maggior parte degli scontri avverrebbe sulla linea di confine, ed è certo di poter vincere anche grazie all'aiuto delle truppe Usa dislocate nel suo paese.
Tutto questo in seguito al lancio del missile a medio raggio, avvenuto pochi giorni fa e preso molto sul personale dal presidente Moon.

Dunque un cambio di rotta con questa linea dura, certo di ricevere una mano dai suoi alleati (dei quali non ha parlato benissimo negli ultimi tempi, ma pur sempre alleati).

Il progetto del dialogo non è ancora stato messo da parte, la nuova politica potrebbe essere una sorta di cooperazione "a singhiozzo" alternata a sanzioni, a seconda del comportamento della Corea del Nord.

http://www.independent.co.uk/news/world/asia/north-korea-war-kim-jong-un-south-korea-a7739881.html




In Cina si è tenuto l'importantissimo summit economico "La Nuova Via Della Seta".

Come ben sappiamo l'economia cinese è in costante espansione, e la ricerca di vie di comunicazione per non dover dipendere solo dal commercio via nave è il punto centrale di questo summit.
La Cina dipende quasi totalmente dalle tratte marittime, una rappresaglia da parte di uno stato nemico potrebbe rallentare o bloccare del tutto il transito delle navi negli stretti indonesiani.
Una via di backup è di vitale importanza.
Ecco il perchè di questo gigantesco progetto, che comporta la costruzione di strade, ferrovie, gasdotti, oleodotti, etc etc attraverso tutta l'Asia.

L'India si è apertamente opposta, non inviando i suoi funzionari al summit, principalmente per due motivi:

-Il primo è perchè non è daccordo con la creazione di una grande via di comunicazione con lo stato rivale Pakistan, attraverso i territori contesi del Kashmir.
Il Kashmir è conteso da moltissimi anni tra India, Pakistan e Cina, ovviamente ognuno lo reclama per se, ma per ora è spartito in parti quasi uguali. [https://it.wikipedia.org/wiki/Kashmir].
Praticamente è una questione di principio, secondo l'India la Cina ignora la sua sovranità e la sua integrità territoriale.

-Il secondo motivo è di tipo economico.
Il progetto prevede che dei finanziatori cinesi (banche e aziende) prestino dei soldi per costruire infrastrutture (autostrade e ferrovie) tra i vari stati asiatici.
I paesi che ospitano queste infrastrutture dovranno restituire i soldi ai finanziatori, e in seguito occuparsi della manutenzione.
Secondo i calcoli indiani questo progetto incatenerà tutti gli stati in una situazione di debito costante nei confronti della Cina, perchè le infrastutture verranno a costare molti (secondo l'India TROPPI) miliardi.

http://www.reuters.com/article/us-china-silkroad-india-idUSKBN18A07L

Nel frattempo la USS Reagan è diretta nei mari cinesi...
Del dispiegamento della Reagan ne avevo parlato un mese fa (https://t.me/GeoVolpone/33), a quanto pare la portaerei Reagan stavolta salpa davvero.
C'è da precisare che è rimasta ferma molto tempo per delle riparazioni, ed è partita con un giorno di ritardo per una riparazione straordinaria.

Lo strike group è diretto nei mari a sud della Cina, per missioni di pattugliamento, probabilmente per aumentare le pressioni alla Corea del Nord e per chiarire la posizione Usa riguardo le isole cinesi.

Queste pressioni arriveranno alla DPRK attraverso la Cina, che non ama vedere navi da guerra nei suoi mari, figuriamoci un intero gruppo d'attacco.
Gli Usa sperano che le pressioni cinesi mettano in ginocchio l'economia della Corea del Nord, costringendola al dialogo.

Agli Usa non piace lo stradominio economico e militare della Cina nel Mare Cinese Meridionale (https://t.me/GeoVolpone/7), con lo strike group della Reagan possono rallentare o bloccare il transito di navi commerciali nell'area.

Le isole contese militarizzate sono un altro argomento spinoso.
Non credo che nessuna delle due parti voglia mollare un centimetro, vediamo come si sviluppa la questione nelle prossime settimane.

http://www.military.com/daily-news/2017/05/16/uss-ronald-reagan-underway-patrol-amid-uncertainty-asia.html



Iran, verso il voto.

Venerdì 19 maggio i cittadini Iraniani saranno chiamati al voto per eleggere il loro nuovo presidente.

Il 70% circa degli elettori è intenzionato ad andare a votare, di questi il 65% ha già deciso chi votare.
Il 15% circa è indeciso sia sull'andare a votare sia su chi votare.

Tra i sei candidati alla carica più alta dello stato i tre favoriti sono l'attuale presidente Hassan Rouhani, l'ayatollah Ibrahim Raisi e il sindaco di Teheran Mohammad Ghalibaf.
I primi due per ora sono favoriti con percentuali intorno al 40% e 20% rispettivamente.

Rouhani due anni fa aprì all'occidente, stringendo un accordo sul nucleare con gli Usa, che consisteva in pesanti restrizioni in cambio della fine dell'isolazionismo e delle pressioni economiche e commerciali.
L'Iran si è impegnato a ridurre l'estrazione del suo uranio a solo il 3%, a limitare l'arricchimento al 4% (la medicina nucleare usa uranio arricchito al 20%, l'uranio arricchito per scopi bellici è al 90%) e di consentire i controlli severissimi agli Usa.

Queste elezioni sono un ottimo metodo per vedere se questi accordi hanno favorito l'economia o no, per tastare quindi il livello di approvazione o disapprovazione.
Quasi certamente vincerà Rouhani, ma la percentuale di voti presi andrà confrontata con il 51% rimediato 4 anni fa.

Un video di 3 minuti che spiega molto semplicemente gli accordi Iran-Usa:

https://it.sputniknews.com/politica/201705144494625-iran-sondaggio-elezioni-presidenziali/

Breve rassegna dei 6 candidati : http://www.bbc.com/news/world-middle-east-39670302

A sorpresa Mohammad Baqer Ghalibaf (Sindaco di Teheran) ha ritirato la propria candidatura alle elezioni.
Ghalibaf invita i suoi sostenitori a votare Ebrahim Raisi, principale avversario dell’attuale Presidente progressista Hassan Rouhani.

L’invito o meglio le pressioni a rinunciare alla candidatura sono arrivate con molta probabilità da ambienti vicini ai Guardiani della Rivoluzione, preoccupati che Qualibaf potesse ulteriormente frammentare l’elettorato conservatore e disperdere il voto.

Fonte: https://t.me/electiondayfb



In America si stanno alzando molte polemiche intorno al presidente Trump.

Il presidente è accusato dal Washington Post aver rivelato informazioni classificate alla delegazione russa, con cui ha avuto un colloquio settimana scorsa.

La rivista cita ''funzionari passati e presenti'' come fonte.

Il generale McMaster, presente durante i colloqui ha chiarito che il presidente ha, per definizione, il potere di declassificare qualunque informazione.
Ha specificato che non hanno parlato di ''metodi, fonti o operazioni militari'', ma non ha confermato o smentito se informazioni classificate siano state discusse.

https://www.google.it/amp/www.repubblica.it/esteri/2017/05/15/news/_trump_informazioni_top_secret_ai_russi_-165546025/amp/

Impeachment in arrivo?

La condivisione di informazioni (se venisse confermata) classificate con i delegati russi è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

L'accusa ben peggiore è quella di ostruzione alla giustizia.

Secondo l'accusa le cose sono andate così:
Flynn avvisò Trump durante la campagna elettorale che L'FBI stava indagando su di lui.
Appena eletto presidente Trump lo ha nominato consigliere per la sicurezza nazionale, ma a causa dei troppi scandali è stato deposto dopo nemmeno un mese.
Trump nel frattempo ha fatto pressioni sul capo dell'FBI Comey per far cessare le indagini su Flynn.

Se questa ricostruzione fosse vera l'impeachment sarebbe certo.

Trump si è dichiarato innocente, ed è sicuro che le accuse cadranno.

http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/russiagate-le-indagini-a-un-ex-capo-dell-fbi-trump-rischia-l-impeachment-_3072115-201702a.shtml



In Siria arrivano pesanti accuse ad Assad, poi smentite. E un raid aereo.

Accuse da parte del governo americano, che ha definito la Siria ''instabile e insicura fino a che durerà questo regime''.

Pare che esistano dei campi di concentramento dove vengono rinchiusi e uccisi gli oppositori.
Si parla di 50 esecuzioni al giorno e di forni crematori...

Accuse pesantissime (dopo quelle del mese scorso di essere in possesso di armi chimiche) smentite dopo pochissimo tempo,con una clamorosa marcia indietro del dipartimento di stato Usa.
Rimangono le accuse di aver ucciso tra le 5000 e le 13000 persone dal 2013 a oggi.

http://www.difesaonline.it/geopolitica/brevi-estero/il-dipartimento-di-stato-usa-rettifica-nessun-forno-crematorio-siria

Giovedì sera invece è avvenuto un raid aereo Usa, per difendere una safe zone.

Un convoglio di forze pro governative composto da 27 blindati ha sconfinato entrando in una "zona di deconflitto", penetrando per 18 miglia al suo interno (il cordone di sicurezza è posto a 34 miglia), secondo la CNN.

Questo convoglio era formato da forze Sciite irachene, probabilmente del movimento del "Battaglione dell'Imam Ali" [https://en.wikipedia.org/wiki/Kata%27ib_al-Imam_Ali]

Appena sono entrati all'interno del limite di sicurezza si sono alzati in volo i caccia Usa, compiendo manovre aggressive come avvertimento per persuaderli a uscire dalla safe zone.
Il convoglio ha tirato dritto, anche sotto ai primi colpi di avvertimento, a quel punto è partito il raid aereo.
Tre carri armati e una contraerea mobile sono stati ditrutti, una decina di blindati è stata danneggiata, secondo alcune fonti ci sarebbero una decina di morti e molti feriti.

Non è chiaro il motivo di questo sconfinamento, secondo alcune fonti si trattava di una ricognizione, ma è strano che una trentina di blindati si muovano per un compito del genere.
Speriamo che si riesca a fare chiarezza, perchè sembra una provocazione fine a se stessa.

Il regime siriano ha sconfinato in diverse occasioni negli ultimi giorni, il caso più clamoroso per ora era stato quello di un aereo SU17, prontamente scortato fuori dagli F22 americani senza particolari conseguenze.

Non è molto chiara la posizione della Russia.

- Secondo alcune fonti la Russia ha approvato il raid, e ha partecipato attivamente alle manovre di dissuasione.
-Secondo altre fonti il parere di Mosca è diametralmente opposto. La Russia non ha partecipato, ne era daccordo con il raid, anzi azioni come queste sono considerate come un'ingerenza Usa in territorio siriano, compiute senza rispettare la sua sovranità nazionale.

Spero che nei prossimi giorni anche questo punto venga chiarito.

http://www.cbsnews.com/news/us-aircraft-strike-syrian-regime-forces-al-tanf-base/

http://www.independent.co.uk/news/world/middle-east/syria-air-strike-bombing-assad-forces-trump-attack-us-white-house-latest-news-updates-a7743641.html

Come al solito le prime notizie in tempo reale sono state condivise dalla pagina Facebook GeopoliticalCenter: https://www.facebook.com/GeoPoliticalCenter/?fref=ts



Brasile, il presidente a rischio impeachment.

Il giornale “o Globo” ha gettato il Presidente Michel Temer nell’occhio del ciclone.
Temer, che ricordiamo essere succeduto all’ex Presidente Dilma Rousseff in seguito ad un impeachment, adesso viene accusato d’aver pagato per comprare il silenzio dell’ex Presidente della Camera dei Deputati Eduardo Cunha (attualmente agli arresti per corruzione).

Nel caso in cui le teorie dei giornali dovessero trovare conferma il Presidente potrebbe essere accusato di Corruzione e Ostruzione alla giustizia nell’esercizio del mandato, il che naturalmente comprometterebbe la sua vita politica e la sua permanenza in carica.

Il Presidente e il suo entourage attualmente negano ogni forma di coinvolgimento e auspicano una veloce indagine delle agenzie federali.
Tuttavia, nel caso le accuse fossero confermate, a nostro modo di vedere sarebbero due gli scenari più plausibili:

- Dimissioni spontanee di Temer che secondo la costituzione porterebbero il Presidente della camera Rodrigo Maia ad assumere l’incarico Presidenziale ad interim in vista della convocazione dell’elezione indiretta da parte del congresso da avvenire entro 30 giorni (una variante a quest’ipotesi sarebbe la decisione del congresso di convocare elezioni dirette tramite emendamento alla costituzione)

- Processo di Impeachment che inizierebbe con l’autorizzazione a procedere della Camera dei Deputati nei confronti del Senato. Questo processo sarebbe nettamente più lungo, per Dilma furono necessari 4 mesi per l’autorizzazione ed altri 4 mesi per il giudizio conclusivo del Senato.

Fonte: https://t.me/electiondayfb



Francia, Macron vuole scegliere i giornalisti. Ma fa dietrofront.

L'Eliseo aveva annunciato che, in futuro, la presidenza avrebbe scelto autonomamente i giornalisti al seguito del presidente nei viaggi ufficiali.
Generalmente questa scelta ricadeva sulle redazioni.

Subito le proteste dalla stampa: "il presidente vuole eliminare i giornalisti scomodi e farsi accompagnare solo da quelli compiacenti".

Dopo un breve tira e molla l'Eliseo ha già fatto dietrofront: la presidenza non farà selezioni.

Ma forse è già troppo tardi, le voci di fascismo e di attentato alla libertà di stampa stanno già correndo sui social.

http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/la-stampa-francese-contro-macron-vuole-scegliersi-i-giornalisti-_3072311-201702a.shtm




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