Abbiamo già avuto moto di parlare del problema dei batteri antibiotico-resistenti, e dello scenario davvero preoccupante che la loro presenza prospetta. Verso metà anno abbiamo condiviso un servizio di Report che illustrava molto bene la preoccupante situazione e lasciava presagire quali potrebbero essere gli esiti prospettabili.

Oggi torniamo su questo argomento dopo che Altroconsumo ha reso noti i risultati della sua indagine in proposito. E sono a dir poco allarmati.
Che fine fanno questi batteri antibiotico-resistenti? Beh... ce li siamo appena mangiati. Ecco come.

 

La ricerca

Altroconsumo ha analizzato i campioni di comune pollo proveniente da normali catene di distribuzione (le stesse in cui andiamo a fare la spesa tutti): 20 a Roma e 20 a Milano. Il risultato?

Il 60% dei campioni presenta tracce dei escherichia-coli. Di questi, in circa 1 caso su 5 si tratta di ceppi antibiotico resistenti.

Questo significa, incrociando questo dato coi consumi medi di pollo per persona nel paese, che c'è la piena certezza di aver ingerito un boccone contaminato più volte negli ultimi mesi.

Le proiezioni future di questo fenomeno sono decisamente peggiori: potrebbe passare al 96% e una volta ingeriti, potrebbero persino passare la loro antibiotico-resistenza ad altri batteri.

 

Una volta tanto non siamo i "peggiori della classe". Queste percentuali sono molto più alte in Spagna (83%), Portogallo (85%), Belgio (76%) mostrando che il pericolo è sistematico in questo tipo di prodotti alimentari da macello. Ma questa classifica de brividi non deve farci sperare bene: i batteri non conoscono confini e non hanno passaporto, e i mercato globale oltre alle merci porta anche le malattie ad essere associate.

 

 

 

Che fare?

Il probleme è letteralmente enorme. Bisogna iniziare spingere per una diminuzione nell'utilizzo di antibiotici negli allevamenti e per imporre una differenziazione tra antibiotici ad uso veterinario e quelli ad utilizzo medico.

In attesa che tutto questo si avveri ci sono molte poche possibilità:

  • passare all'insalatina, anche questa da lavare molto ma molto bene
  • cuocere alla perfezione la carne di pollo
  • non usare lo stesso coltello con cui abbiamo tagliato il pollo per altri utilizzi e lavarlo immediatamente
  • lavare le stoviglie usate per il pollo a parte
  • evitare di mangiare alimenti a base di pollo in catene di fast-food o esercizi che potrebbero risparmiare sui costi non osservando queste norme igieniche necessarie