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Ebola pare aver già raggiunto il picco della sua popolarità e si avvia, lentamente, al declino ed al ciclico oblio. Non è infatti la prima volta che questo virus diventa l'argomento del giorno per poi venire rimesso nel dimenticatoio fino alla volta sucessiva.
Sperando che, effettivamente, il pericolo si stia già allontanando, vediamo assieme alcune cose che possiamo imparare da questa situazione che volge al termine.

Ritorna anche quest'anno l'appuntamento con l'OversShoot Day, e anche questa volta siamo riusciti a fare del nostro peggio per anticipare ancora questa data: 1 giorno in meno rispetto all'anno precedente e ben 3 in meno rispetto al 2012, confermando l'inarrestabile trend a peggiorare la situazione sempre di più.

Alla data di oggi abbiamo consumato già tutte le risorse naturali che l'intero pianeta sarebbe stato in grado di produrre per l'intero 2014, il che vuol dire che da qui al 31/12 andremo a depredare il pianeta consumando risorse che non saranno mai più rimpiazzate.

In Italia ci sono 10.048.000 persone che vivono in condizioni di povertà relativa, pari al 16,6% della popolazione. A dirlo sono l'Istat e la Caritas. Tra questi 6.020.000 sono poveri assoluti, cioè non riescono ad acquistare beni e servizi per una vita dignitosa (9,9%).
L'incidenza di povertà assoluta è aumentata, specie al Sud. Ad essere maggiormente colpite le famiglie, per cui all'aumento dei componenti e dei figli a carico, la situazione è via via peggiore. Si aggrava se si ha uno o più anziani in famiglia o se si è in possesso di un titolo di studio medio-basso.

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Abbiamo appena fatto in tempo a stupirci per le voci di una tentata "Primavera Americana" di rivolta contro il governo USA che abbiamo già dovuto ricrederci. A quanto pare le manifestazioni organizzate che puntavano a radunare 10.000.000 di attivisti a Washington D.C. Sono state un colossale Flop.

Ma non abbiamo neppure il tempo di soffermarci su questo episodio che già la nostra attenzione è carpita dalla vicinissima e drammaticamente viva Libia in cui sta scoppiando una nuova atroce guerra civile che va ad aggiungersi ai molteplici focolai di instabilità che ci circondano.

Stanno arrivando voci contrastanti e dubbie su quello che parrebbe essere un'analogo del "Movimento dei Forconi" che prende addirittura il nome dalleprimavere arabe... ma stavolta è "Made in USA". Le notizie sono ancora molto fresche ed è difficile capire la serietà e la portata di questo movimento, ma di certo suscita curiosità e stupore.

Un gruppo di manifestanti che pare si sia raccolto da tutti gli stati americani si sta ritrovando a Washington D.C. presso i principali monumenti della città e presso la casa bianca per protestare contro il governo Obama di cui, pare, chieda le dimissioni. Ma cosa sta succedendo davvero?