In telecomunicazioni un'antenna è un trasduttore elettrico che serve per trasmettere o ricevere onde elettromagnetiche. Le antenne convertono o, con termine tecnico, trasducono il campo elettromagnetico che ricevono in un segnale elettrico, oppure viceversa irradiano, sotto forma di campo elettromagnetico, il segnale elettrico con il quale vengono alimentate, facendo dunque da interfaccia con la parte elettronica del ricevitore o trasmettitore a cui fanno carico.
Per le leggi della fisica una corrente elettrica variabile nel tempo che attraversa un conduttore, irradia dallo stesso un campo elettrico che a sua volta genera un campo magnetico. Se invece un conduttore è immerso in un campo elettromagnetico, per il principio di reciprocità, in esso si induce una corrente elettrica variabile nel tempo.
Il “principio di reciprocità”, garantisce inoltre che qualsiasi antenna possa indifferentemente funzionare, in linea teorica, sia come antenna trasmittente che come antenna ricevente (se connesso rispettivamente ad un trasmettitore e ad un ricevitore). In linea teorica qualunque conduttore può comportarsi da antenna, ma la massima funzionalità si ha solo con precise forme geometriche e dimensionali, che ne determinano anche la destinazione d'uso (trasmissione o ricezione) che, dipendente dalla particolare applicazione di radiocomunicazione desiderata.
Questo spiega della grande varietà di antenne che la tecnologia consente di realizzare: così un'antenna omnidirezionale per onde medie sarà ovviamente del tutto differente da un'antenna direttiva per microonde. Per ciascun tipo di antenna è possibile analizzare la forma del campo elettromagnetico emesso dalle correnti che lo generano
Esistono molti diversi tipi di antenne a seconda della forma del campo elettromagnetico che generano, delle frequenze, del tipo di trasmissione e della potenza. Citiamo solo alcuni esempi più noti e diffusi oltre che semplici da realizzare.