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Dopo aver visto nell'articolo precedente l'importanza che il baratto può rivestire in una situazione di prolungata emergenza economica, approfontiamo l'argomento cercando di capire i punti cardine per riuscire a farlo bene, ed i punti deboli che possono mettere a grave rischi le "contrattazioni".
Vi sono infatti regole economiche che continuano a valere, anche senza una moneta di scambio convenzionale, ed esperienze già fatte in passato (anche recentemente) che mettono in luce alcuni punti critici da tenere presenti.
La nostra società utilizza il denaro come fondamentale unità di misura del valore di ogni cosa e come mezzo per aggevolare gli scambi ed immagazzinare ricchezza. Sembra quindi che, in mancanza di denaro, si sia tagliati fuori da ogni commercio. Questo non è necessariamente vero. In uno scenario d'emergenza la "carta" potrebbe non avere più valore e quindi sarebbe necessario tornare al predecessore del denaro che si è dimostrato effiacce per secoli: il baratto. Il baratto e’ la forma piu’ antica di economia e potremmo azzardare, la piu’ efficace per far fronte alle necessita’ della sostenibilita’ in seno ad un gruppo sociale o nell’interfaccia tra diversi gruppi sociali. Ma e' anche un'arte che va conosciuta, con le sue regole da rispettare.
Ormai se ne sono accorti tutti: il mondo del prepping nasce nel mondo anglofono degli USA e del Regno Unito. Ne consegue che molti dei termini che useremo sono in inglese... Analogamente molti dei libri non sono (ancora) tradotti in italiano, e così pure i video su Youtube, la maggioranza dei siti di Survival e Preparedness e via dicendo.
Aggiungiamo a questo il fatto che, purtroppo, la propensione dell'italiano medio alle lingue è drammaticamente bassa, e che spesso abusa si gesti, similitudini, metodi "alternativi" di trasmettere un concetto, cosa che con i video e le parole scritte... non si può fare.
Quindi che fare? La risposta è una sola: si impara l'inglese e magari pure un'altra lingua
"Chi fa da sè fa per tre", vecchio adagio che i Prepper conoscono bene e che applicano un po' dappertutto. Facciamo finta di poter estendere questo concetto a tutto e, anche se può sembrare un po' estremo, proviamo a chiederci se c'è un motivo per cui non potremmo farci da soli un sacco delle cose che paghiamo. Tra queste cose sicuramente ci sono oggetti che compriamo e servizi di cui usufruiamo.
Prendiamo in considerazione un servizio ormai purtroppo passato di moda: aggiustare le cose. Dai calzini da rammendare, all'aspirapolvere, aggiustare le cose non è più di moda, si propende (purtroppo) sempre più spesso a buttare le cose che non funzionano più (comprese quelle ancora in garanzia!) e se ne comprano di nuove.
E se ricominciassimo ad aggiustarle? Scopriremmo tantissimi vantaggi.