Vi sono infatti regole economiche che continuano a valere, anche senza una moneta di scambio convenzionale, ed esperienze già fatte in passato (anche recentemente) che mettono in luce alcuni punti critici da tenere presenti.
Alcuni esempi recenti
Il mercato dello scambio ha una grossa difficoltà storica intriseca: far combaciare domanda ed offerta. Mentre in uno scambio basato su una moneta uno dei due beni scambiato ha lo stesso valore per tutti, nel baratto puro non dobbiamo solo convenire sul valore e sulla equivalenza dei beni scambiati, ma dobbiamo anche trovare due commercianti che siano l'uno interessato ai beni dell'altro.
Un'esempio pratico: potremmo avere stoffe e cereali ed avere bisogno di batterie e disinfettanti. Cosa accede se chi ha le batterie o i disinfettanti non è interessato ai nostri beni? In questo senso il denaro comunemente inteso svolge una delle sue funzioni principali: fluidificare gli scambi eliminando questo problema alla radice.
Negli ultimi anni, complice la crisi economica e l'avversità di molti nei confronti della moneta unica, abbiamo visto a più riprese e in diversi formati, la nascita di alcune economie locali basate su valute alternative o su valute locali autoprodotte o sul baratto. In Italia abbiamo avuto il sardex, il sicanex, lo scec, ealcuni modelli di reciproco aiuto come la banca del tempo. A livello mondiale tra alti e bassi la più nota è senza dubbio BitCoin.
Tutti questi modelli però ad oggi mancano della stabilità e della solidità e del riconoscimento necessari a diventare un riferimento di lungo perio, non sono mancati casi di frode e falsificazione dei titoli di credito (a volte è bastata una normale stampante).
Regole fondamentali
Anche se parliamo di scambio, ci sono alcune regole che varranno sempre, a prescindere dalla modalità con cui questi scambi verranno conclusi
- domanda e offerta: questa resterà sempre "la regola d'oro". I beni più richiesti e rari avranno valore maggiore di quelli di cui vi è abbondanza
- beni importanti: abbiamo già visto più volte quali potrebbero essere i beni maggiormente richiesti, in base al loro reale valore d'uso e all'apporto che hanno rispetto al sostentamento ed allo stile di vita. Uno su tutti il cibo.
- contrattare: quella della contrattazione è un'arte a se da imparare. Ogni scambio prevede una contrattazione alla fine della quale i commercianti si troveranno a metà strada convenendo un prezzo ed un valore giusto per lo scambio.
- conoscere il mercato: il valore delle merci a dettato anche dalle condizioni al contorno e dalla situazione in cui ci troviamo. Banalmente una coperta ha più valore quando fa freddo. Conoscere le condizioni del mercato e saperle prevedere è un vantaggio notevole
E voi?
Quali sono i beni che mettereste da parte per uno scambio? di cosa pensate di poter avere più bisogno? come si sposteranno le vostre necessità ed il vostro concetto di necessario contrapposto a quello di lusso?
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