Accessori utili
Come anticipato, in montagna ci si va prevalentemente in giornate soleggiate ed è quindi necessario proteggersi con creme solari ad alta protezione. Portate anche degli occhiali, preferibilmente con lente avvolgente soprattutto se passeremo in zone dove la neve non si è sciolta: il riverbero arriva dal basso e occhiali con lenti strette non ci proteggeranno.
Bastano alcune barrette energetiche e una borraccia piena o, per i più tradizionali, un paio di salamini affumicati, un pezzo di formaggio e della cioccolata.
Se nelle nostre intenzioni c’è quella di affrontare un nevaio o un ghiacciaio sono obbligatori ghette, ramponi e caschetto.
Per aiutarci nell’escursione possiamo avvalerci di qualche “supporto” come i bastoncini telescopici, raccomandati per persone anziane e bambini, per camminare in sicurezza ed evitare brutte cadute. Quando si rientra la sera si è stanchi, distratti e si ha voglia di arrivare alla macchina in fretta ed è proprio in questi frangenti che la caduta è dietro l’angolo e quindi è consigliabile utilizzare i bastoncini almeno per il rientro (per l’andata il trasporto è semplice, si chiudono e si attaccano esternamente allo zaino).
Attrezzatura e accessori
Ecco alcuni accessori più avanzati che solitamente non si trovano nello zaino di un'escursionista occasionale ma che possono rivelarsi indispensabili:
- una copertura impermeabile in caso di pioggia
- un piccolo kit di primo soccorso (solitamente contiene cerotti, bende, garze, disnfettante e l’utilissimo telo isotermico).
- un fischietto per le emergenze a portata di bocca (legato al polo o al collo)
- una bussola con la cartina della zona (fermo restando che allontanarsi dai sentieri segnati non è mai una buona idea)
- fiammiferi e/o accendino
- un coltello multiuso
In caso di difficoltà
Ci sono due principali tipi di emergenze che si verificano durante le escursioni: perdersi e farsi male. Pur non scordando che possono esserci altri casi analizziamo brevemente questi due.
La quasi totalità degli escursionisti dispersi in montagna (non stiamo parlando di alpinisti) vengono ritrovati entro 24/48 ore. E' quindi su questo lasso di tempo che dovremo tarare le nostre capacità di cavarcela. E' bene innanzitutto ricordare che il corpo umano è in grado di sopportare la mancanza di cibo ed acqua per questo lasso di tempo, quindi non siamo a rischio della vita e non è il caso di farsi prendere dal panico. Dobbiamo essere dotati di cartina della zona e bussola e dovremo anche saperle usare. Un'ottimo strumento a nostra disposizione è poi il telefonino, sia per chiamare i soccorsi che per utilizzare le funzioni GPS presenti nella maggior parte degli smartphone.
Se ci capita di farci male, il nostro mini kit di pronto soccorso ci sarà molto utile. Molti degl incidenti di questo tipo sono dovuti a cadute durante la macia (graffi, contusioni, tagli) o a distorsioni alle caviglie. E' bene che il nostro kit di pronto soccorso abbia quindi bende, garze e cerotti e disinfettanti, oltre che a bende e fascaiture elastiche. Nel caso più raro ma più pericolo di fratture sarà indispensabile procedere come avevamo già visto, non muovere il ferito e chiedere soccorso. E' quindi indispensabile partire avendo con se i numeri di telefono del più vicino pronto soccorso, rifugio sede della forestale.
Per ogni altro approfondimento vi invitiamo a visitare i siti delle varie organizzazioni di montagna (CAI, Soccorso Alpino, ecce cc…) per saperne di più.
Diego VIsintin pre prepper.it