Dopo aver visto le cose a cui bisogna pensare ancora prima di partire per un'escursione in montagna, è ora di cominciare a considerare cosa è bene avere con noi. Dobbiamo ammettere che i prepper sono un po' fissati con l'attrezzatura in generale, e spesso una gita in montagna può essere anche una buona occasione per mettere alla prova anche gli strumenti che abbiamo scelto di adottare. 

Ma per una escursione, c'è una lista minima di oggetti che non dovrebbero assolutamente mancare, pena il ritrovarsi in difficoltà a causa di un banale imprevisto. Passiamo dunque a vedere da vicino la dotazione essenziale.

Calzature
Non è raro incontrare sui sentieri “escursionisti” in jeans e scarpe di tela. Perché volersi così male? Le calzature sono la cosa più importante per avere una ragionevole sicurezza di tornare a casa la sera. Dobbiamo affrontare sentieri scoscesi, irti di ostacoli più o meno importanti e una buona calzatura preserva da un affaticamento eccessivo.
Quale tipo di scarpa utilizzare dipende dal trekking che vogliamo fare, se in alta montagna lo scarpone classico è praticamente un obbligo (suola di ottima qualità, sostegno delle caviglie e impermeabilità sono elementi vitali) per escursioni più semplici ci sono ottime alternative come le scarpe da trekking/running (alcune marche sono piuttosto costose a dir la verità, ma sono utilizzabili anche tutti i giorni) oppure scarponcini di fascia media o medio/bassa che, a prezzi contenuti, ci danno un buon margine di sicurezza.
Va detto che uno scarpone di fascia alta  (300/400 euro) dura una vita (con la dovuta manutenzione chiaramente) e potrebbe essere un buon investimento se prevediamo escursioni regolari negli anni a venire.
Parliamo ora dei veri protagonisti dell'escursione: i nostri piedi: Non è raro ritrovarsi con delle belle vesciche su talloni e piante. La prima cosa da fare è scegliere una calza adatta, se ne trovano di vari tipi nei negozi di abbigliamento sportivo, e non mettersene due paia come spesso fanno i turisti convinti che “2 paia di calze = doppia protezione”; questa malsana idea può solo peggiorare la situazione dato che aumenta la possibilità del piede di scivolare all’interno della calzatura (tra due tessuti l’attrito è minimo)! Un buon accorgimento, invece, è quello di applicare preventivamente dei cerotti del tipo “seconda pelle” nelle zone che sappiamo essere più delicate.


Abbigliamento
L’abbigliamento è un altro aspetto molto importante per affrontare un trekking. In montagna il tempo può cambiare nel giro di pochi minuti passando da una bella giornata di sole a un nubifragio o una bella nevicata (evento non raro in settembre a quote elevate). Dobbiamo anche tener conto della fatica e della conseguente e abbondante sudorazione.
Cosa avere sempre nello zaino?

  • un cambio di maglietta, calze o calzettoni e, se possibile, di pantaloni,
  • una maglia pesante,
  • un poncho,
  • un berretto di lana e
  • una giacca preferibilmente in materiale “Wind stopper” (ma anche una K-way va bene).

 

Per l’escursione è bene vestire indumenti comodi ma funzionali, pantaloni in tessuto leggero e che non stringano (molto comodi sono quelli a cui è possibile staccare la parte finale trasformandosi così in pantaloni corti)  maglietta (cotone,  microfibra o qualche altro materiale hi-tech) e un cappellino (o anche una bandana) per il sole,

Molti dei malori in montagna sono dovuti a insolazioni; il fatto di essere a 2 o 3000 metri e che spiri un fresco venticello non significa che i raggi UVA non ci colpiscano!


Zaino
Lo zaino è importantissimo. È la nostra “casa portatile” e quindi cerchiamo di renderlo confortevole. La cosa più difficile è la scelta, entriamo in un negozio di articoli da montagna e ne troviamo 100 tipi diversi per qualsiasi situazione, dall’uscita domenicale alla conquista dell’Everest, e quindi come scegliere?
Alcune cose che in uno zaino sono imprescindibili: gli spallacci devono essere abbastanza larghi e spessi per evitare l’effetto “sega”, in materiale traspirante e regolabili sia in basso che in alto, deve essere dotato di sostegno in vita (una sorta di cintura) che aiuta a non sovraccaricare la schiena lasciando il lavoro pesante al bacino, deve avere un separatore per non stare a contatto diretto con la schiena (solitamente è una rete semi rigida che permette il passaggio dell’aria fra zaino e schiena).
Anche l’affardellamento dello zaino è importante, le cose che utilizzeremo meno o più pesanti vanno messe sul fondo mentre quello di cui potremmo aver bisogno velocemente (ad es. il poncho) va tenuto sopra, è essenziale anche posizionare il contenuto in modo tale da non rendere lo zaino sbilanciato e quindi scomodo se non addirittura pericoloso.

 

Nel prossimo articolo prenderemo in esame protezioni, precauzioni, un kit minimale, ma ancora più importante vedremo alcuni consigli su cosa fare se le cose vanno storte.