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I kit sono certamente tra gli argomenti preferiti da Prepper e non. Hanno l'indubbio vantaggio di farci sentire subito più sicuri e preparati e possono anche essere un divertente esercizio di immaginazione pianificazione e organizzazione. Tuttavia va sempre ricordato che "non basta avere il kit"...

In questo articolo vedremo un primo semplice Kit che ha queste caratteristiche specifiche in mente:

  • deve essere molto piccolo e maneggevole
  • è indirizzato ad un utilizzo urbano anche "normale"
  • deve essere il più economico possibile

Cercheremo quindi di metterci in tasca un kit da portare sempre con noi senza che la realizzazione del kit ci svuoti le tasche stesse. ;-)

 

Primo: farsi un'idea

Il primo punto, ed il più fondamentale, è quello di farsi un'immagine mentale più dettagliata possibile dello scenario. Quali situazioni potremmo affrontare? Di cosa potremmo avere bisogno?

Le situazioni sono davvero molto diverse: si va dal dover riparare un capo d'abbigliamento, al doversi mettere in contatto con qualcuno, al dover ritornare a casa dopo aver perso tutto quello che avevamo con noi (tranne il kit, ovviamente), a dover gestire una piccola ferita, a uscire da un vagone bloccato della metropolitana o del treno. Se facciamo attenzione a mantenere i piedi per terra senza partire per la tangente, la fantasia non farà certo fatica a fornirci molti spunti, e se anche ci dimenticassimo qualcosa potremo sempre ritornare al punto di partenza e ripetere l'analisi da capo.

 

Come risparmiare

Il primo modo per risparmiare consiste nell'aspettare. Tutto quello di cui avremo bisogno sarà molto probabilmente già in casa o potremmo anche trovarlo nel giro di qualche giorno o settimana. Dall'altro canto il modo migliore per spendere soldi consiste nel sentire l'urgenza (magari anche inutile) di procurarsi tutto subito acquistandolo.

Tuttavia, dovesse capitare di non riuscire a trovare qualcosa c'è un'abilità che ogni Prepper dovrebbe praticare il "dumpster-diving" ovvero "tuffarsi nella spazzatura". Anche se può sembrare brutto a prima vista, la consapevolezza che molte delle nostre risorse e materiali sono letteralemente buttate via dopo appena 6 mesi di vita in media, dovrebbe farci riflettere sul nostro stile di vita e riconsiderare quelle che ora chiamiamo discariche come "il tesoro di domani".

Infine, se proprio dobbiamo acquistare qualcosa, ci sono negozi e strategie che possono permetterci di risparmiare molto. Innanzitutto i negozi detti "etnici" in quanto gestiti da proprietari non italiani, in particolare quelli cinesi. Altri sono i negozi "tutto a 1€". Facendo molta attenzione alla qualità di quello che si acquista è possibile trovare quello che fa al caso nostro pagandolo in monetine. Inoltre molti ipermercati hanno spesso i "cestoni delle offerte" in cui è possibile trovare quello che ci serve.

 

Il contenitore

Dove metteremo il nostro kit? Date le limitate dimensioni e la necessità di tenerlo in tasca potremmo dire che un portafoglio in nylon cade tra le scelte migliori. Altre possibilità sono scatolette di metallo per le caramelle o per il tabacco. Alcuni fornitori di articoli per militari hanno articoli specifici per questo tipo di esigenze, ma molti necessaires da borsetta per signora (ad esempio per i cosmetici) possono essere altrettanto adatti.

La scatola di caramelle è praticamente gratis (e ha le caramelle!), tuttavia non ci da la possibilità di organizzare il contenuto e potrebbe fare un fastidioso rumore dovuto agli spazzi vuoti .

Tutti a casa hanno un portafogli vecchio che non usano più o possono procurarselo. Dovessimo acquistarlo sicuramente spenderemmo pochissimi euro. Un modello come quello nella foto ha il vantaggio di non dare nell'occhio e di avere molti scomparti in cui mettere i diversi strumenti. Analoghi modelli da donna hanno anche il vantaggio di essere solitamente più grandi e quindi di poter conterere più oggetti e/o oggetti più grandi.

 

Fuori dal contenitore

Ci sono alcune cose che dovrebbero sempre far parte di un EDC che non necessariamente rientrano in questo kit che comuque vale la pena considerare anche in questo contesto:

  • il "vero" portafoglio deve sempre contere i documenti e soldi
  • il portachiavi potrà avere attaccato un fischietto
  • in tasca avremo:
    • bandana/fazzoletto
    • cellulare
    • accendino
  • infine non siamo MacGuyver ma anche noi siamo inseparabili da coltellino svizzero/multitool

L'utilizzo e la motivazione per cui includere questi oggetti è autoesplicativo. Forse vale la pena sottolineare che l'accendino sarà utile anche se non siamo dei fumatori, e che il fischietto è uno strumento fondamentale per la sicurezza e le segnalazioni: attirare l'attenzione per farsi notare, farsi salvare, scoraggiare un malintenzionato.

Sul coltellino svizzero/multitool dobbiamo dire che non fa strettamente parte del kit, anche perchè ne farebbe lievitare il costo ben oltre il nostro obiettivo qui. Un buono strumento può infatti facilmente costare tra i 50 ed i 100 euro indicativamente. E' fondamentale affidarsi a marche note ed accreditate e non ripiegare su qualche imitazione a basso costo: il rischio di avere uno strumento che è inutile o inservibile è molto alto e se si dovesse spezzare o danneggiare mentre lo usiamo i rischi di procurarci delle ferite sono concreti, cosa che non vogliamo si verifichi proprio quando siamo già in una situazione difficile.

 

Organizzare il tutto

Ci sono due cose che sicuramente non vogliamo che succedano quando avremo bisogno di usare il kit:

  • perdere tempo a cercare tra i vari scompartimenti per trovare quello che ci serve
  • dover estrearre parte del contenuto
  • correre il rischio di avere tutto il contenuto che cade o scappa da tutta le parti

Questi motivi fanno sì che un portafoglio o simile contenitore sia da preferire rispetto ad una scatola.

Dobbiamo pensare a come disporre le diverse risorse nel contenitore/portafoglio in modo da avere un accesso semplice e diretto alle risorse e strumenti che ci servono senza perdere tempo e coinvolgerne altre.

Un modo potrebbe essere quello di suddividere gli strumenti per "tipologia" o "destinazione d'uso" e mettere tutti gli strumenti di uno stesso gruppo in una tasca o scopartimento adatto a contenerlo. Suddivideremo il resto dell'analisi in questo modo.

 

Risorse di base:

  • soldi in banconote di piccolo taglio: ad esempio 4 pezzi da 5€ per piccole spese immediate (cibo, acqua, trasporti). Da accrescere a piacere secondo quanto possiamo permetterci.
  • copia dei documenti: dovessimo perdere gli originali col portafoglio vero
  • Informazioni mediche: quali allergie alimentari o a farmaci, gruppo sanguigno... potremmo non ricordarle sotto stress o non poterne neppure dire: lo schenario è bruttino ma pensate di essere incoscenti su una ambulanza dopo un incidente. Questo è lo stesso motivo per cui molti motociclisti hanno il gruppo sanguigno scritto sul casco o sulla medaglietta attaccata alla catenina al collo.
  • copia di numeri di telefono: ormai nessuno li ricorda a memoria... meglio averli su carta per ogni evenzienza, e non possiamo scartare anche il caso precedente in cui qualcuno potrebbe dover avvisare i nostri cari per noi.

Tutti questi strumenti sono su carta, quindi molto leggeri e sottilissimi. Non sarà certo difficile trovare uno scompartimento in cui infilarli. Possiamo integrarli con tutte le altre informazioni che potrebbero servirci o servire a chi poterebbe aiutarci

 

Navigazione

Ovvero: "come torno a casa o arrivo a destinazione senza perdermi?". In questo caso gli elementi che ci serviranno saranno:

  • alcuni biglietti dei mezzi:  metro, autobus, ferryboat... quello che ci capita di utilizzare per spostarci in città. I soldi saranno comunque un possibile ripiego (ridondanza e polivalenza)
  • una bussola a bottone: ve ne sono di modelli piccoli che si possono attaccare al cinturino dell'orologio o al portachiavi.  Alle volte orientarsi non è così semplice come sembra, specie se siamo in un ambiente che non conosciamo bene. 
  • cartina della zona: una cartina pieghevole (se ne può realizzare una personalizzata con google-maps). Utile anche avere un diagramma dei mezzi pubblici. Simili cartine si trovano gratuitamente presso i centri di accoglienza per turisti.

 

Accessori e strumenti generici

Questa è la sezione più corposa e contiene oggetti e strumenti che possono essere più corposi e pesanti. Ci sono comunque molti modi per ridurre le dimensioni senza comprometterne la funzionalità. Tutti gli oggetti che elencheremo sono quasi sicuramente già in casa o si possono procurare al costo di pochi centesimi.

  • notes, penna e matita: utili per prendere note e lasciare messaggi. Il notes può essere realizzato con 3/4 fogli da fotocopie ricavando 8 foglietti da ogni pagina e pinzandoli assieme con una cucitrice. Avere una biro non rimpiazza la matita. Enrtambe possono essere tagliate a misura per non eccedere la misura del contenitore. In particolare della biro potremmo portare solo la parte che ci serve: il rubicino interno con l'inchiostro.
  • graffette: lo strumento preferito da MacGuyver dopo il coltellino, puo costruirci una stazione spaziale. Ma anche noi persone normali possiamo usare una graffetta per diversi usi oltre quelli per cui sono progettate. 4 o 5 dovrebbero bastare.
  • fiammiferi: sempre utili. Gli estremi vanno dal focherello per per la notte all'addiaccio a far accendere il barista più simpatico che potresti conoscere. Ma è più probabile che le occasioni di utilizzo staranno a metà strada. Si possono usare sia quelli svedesi, di legno che quelli minerva, che hanno il vantaggio di essere piatti ed avere la superfice di sfegamento incorporata. Da notare che in italia sono difficilissimi da trovare i fiammiferi che si accendono sfregandoli su qualsiasi superfice ruvida ("strike anyware"), quindi è importante avere sempre con sè la superficie corretta che innesca il fiammifero per reazione chimica e non solo per l'attrito. I fiammiferi si possono rendere impermeabili semplicemente pucciando la testa del fiammifero in cera fusa.
  • fascette di plastica: quelle autostringenti per i tubi. Costano nulla (in media 1 centesimo l'una), sono leggerissime, resistentissime e hanno un sacco di usi possibili, quali riparazioni di borse e vestiti a tenere assieme o bloccare qualcosa con un po' di forza (esempio triste: manette di costrizione). Si possono anche collegare in catena per formare una fascetta più lunga. Ve ne sono di diverse dimensioni e può essere utile averne 2 o 3 tipi diversi. 
  • elastici: con variazioni minori sono una variante delle fascette ma hanno alcuni impieghi specifici.
  • spille da balia: altro strumento di giunzione, specifico per gli oggetti in stoffa. Inoltre la punta della spilla può essere impiegata in vari modi, incluso quello visto su youtube di farne dei grimaldelli di fortuna (ammesso che li si sappia usare). Saranno una riparazione di fortuna perfetta se mai dovessimo perdere la vitina che lega gli occhiali alla stanghetta.
  • set cucito mini: utilizzabile per scopi diversi dalla sartoria, ma scrodatevi le suture alla Rambo. Basta prendere 3 aghi, infilare in ogni ago circa un  metro di filo, puntare gli aghi su un pezzetto di cartone e arrotolare (in modo ordinato) il filo attorno al cartoncino. Aggiungiamo 3 bottoni di dimensioni diverse ed avvolgiamo il tutto in un pezzetto di carta. Per le suture meglio andare al pronto soccorso: non ci si improvvisa paramedici.
  • cordino: uno degli strumenti più usati e versatili che l'uomo abbia mai conosciuto, inutile aggiungere altro. Almeno 2 metri, più ce n'è...
  • lenza e fil di ferro: anche in questo caso si tratta di ridondanza e polivalenza e ci sono infinità di possibili utilizzi. Non stiamo parlando di usi improbabili quali pescare o fare trappole.
  • pinzette: utilissime per lavori di precisione che vanno dal rifarsi le sopracciglia al levare fastidiose schegge o pungiglioni d'insetto, ma non ci si ferma qui. Attenzione a quelle troppo economiche, essendo uno strumento "di precisione" basta un piccolo difetto di produzione per renderle molto meno efficaci. Vanno bene sia quelle ad uso cosmetico che da meccanica di precisione, ma le prime sono più economiche e facili da trovare. Chiedete al vostro estetista di fiducia...

 

Accessori più particolari

Passiamo ora a strumenti più particolari forse, ma che comunque sono molto economici ed hanno diversi utilizzi e possono fare la differenza.

  • nastro telato: detto anche "Duch Tape" o "American Tape". Si tratta di un nastro adesivo che aderisce praticamente a tutto. Si può strappare facilmente con le mani nel verso dell'altezza ma resiste alla trazione in modo incredibile. Ovviamente non possiamo portarci dietro un rotolo di nastro, sarebbe troppo ingombrante. Potremmo arrotolare il nastro attorno al tubicino d'inchiostro della biro (così da fare anche una impugnatura più comoda per scrivere e risparmiare spazio) o arrotolarne un po' attorno ad una tesserina di plastica (tipo quelle delle ricariche del telefonino)
  • una levetta in metallo: o "mini-prybar" (questo è il mio preferito). Non è altro che una versione in miniatura di un piede di porco. Fatto in acciaio e temprato a mano (da me). Da usare tutte quelle volte che le unghie non bastano e bisogna fare un lavoro di forza in un punto molto piccolo. Può essere usato anche come apriscatole, apribottiglie e cacciavite. 
  • strumenti da taglio di riserva: questi includono la lametta di un cutter, un seghetto da ferro e/o legno. Se è vero che "metà dei lavori sono per attaccare le cose e l'altra metà è per dividerle" allora stiamo sistemando la seconda metà. Attenzione, seghe da ferro e legno sono diverse. Si possono procurare facilmente in qualsiasi fai da te, spesso in pacchi da 10. Possiamo usare una parte di una lama da seghetto da 30cm o quelli per seghetti alternativi.
  • supercolla: un tubetto da 3gr. costa pochissimo e ha degli impieghi inaspettati. Ad esempio, dovendo chiudere una ferita dopo averla pulita provate con questo piuttosto che suturarla con ago e filo (le colle usate a questo scopo al prontosoccorso sono anch'esse a base di cianoacrilato, che non è tossico). Prima di metterla nel contenitore è meglio avvogerla nella pellicola trasperente o altra bustina di plastica per evitare che incolli tutto quanto se mail il tubetto dovesse rompersi.

 

 Primo Soccorso:

Capita di farci male o di dover soccorre qualcuno. In tutti questi casi il consiglio è rivolgersi comunque al pronto soccorso o al medico, specie se si tratta di qualcosa di serio,  ma il primo soccorso potrebbe toccare a noi. Di cosa possiamo  avere bisogno in questi casi?

  • cerotti: piuttosto ovvio... Ne serviranno 2 o 3 di dimensioni diverse, possibilmente grandi.
  • garza compressa: utile per tamponare ferite più grandi
  • salviette disinfettanti: forse l'unico modo di portare con noi del disinfettante. Se fosse anche alcoolico si potrebbe usarlo anche per facilitare l'accensione di un fuoco (sebbene il caso sia improbabile).
  • antidolorifici: se proprio non ce la si fa. Stringere i denti non è mai bello, e pensare a come salvare il mondo in rovina, come Bruce Willis, col il mal di testa proprio non si può fare. In generale non dovremmo portare con noi medicinali a meno che ne abbiamo una necessità seria e conclamanta (ad esempio il nebulizzatore se soffriamo d'asma). Un antidolorifico, meglio se granulare, è un'eccezione che possiamo concederci.

Parlando di pronto soccorso vale la pena prendere in considerazione di fare un corso presso uno dei tanti enti di volontariato per accrescere le nostre competenze e capacità. Inoltre, se dovessimo avere problemi di salute o avere bisogno di soccorso quella è la nostra priorità assoluta: non si contempla la possibilità di doversi medicare e poi continuare come se nulla fosse. Per questo nel kit lo spazio per questa sezione è ridotto e non introduce medicinali di sorta. Infine, sistemando questo kit nel contenitore dobbiamo notare che molti di questi oggetti, specie cerotti e garze, hanno un involucro sterile di carta, che si rovinerà facilmente con sfregamenti o movimenti che ne pregiudicano la sterilità e quindi l'utilità. Per questo è bene impacchettare questi oggetti in bustine di plastica con la chiusura a zip e fare in modo che non siano sottoposte a sfregamento o attrito in genere (quale quello che si genera nei portafogli tenuti nella tasca posteriore) altrimenti dovremmo buttarli via e sostituirli.

 

Infine: non è un prodotto, è un processo

Una volta che abbiamo il kit siamo già a buon punto, ma non possiamo dirci mai "arrivati" o "a posto così". Ogni giorno potremmo accorgerci di una necessità che non abbiamo previsto o che alcuni oggetti sono superflui. Altre volte ancora gli oggetti vanno controllati e sostituiti (le garze si sono aperte? il fil di ferro è arruginito? gli elastici sono mangiati dall'ozono?). Per questo sarà necessario rivedere il kit di tanto in tanto: non si tratta di un prodotto da prendere e mettere via per placare la nostra ansia come un talismano o la coperta di Linus, è un processo e un'impostazione mentale.