Aggiungiamo a questo il fatto che, purtroppo, la propensione dell'italiano medio alle lingue è drammaticamente bassa, e che spesso abusa si gesti, similitudini, metodi "alternativi" di trasmettere un concetto, cosa che con i video e le parole scritte... non si può fare.
Quindi che fare? La risposta è una sola: si impara l'inglese e magari pure un'altra lingua
Parlare e capire più di una lingua è un fattore fondamentale per la sopravvivenza. Lo sanno bene i viaggiatori (non i turisti) e gli uomini d'affari, ma lo sapevano benissimo i nostri nonno che, durante la seconda guerra, sono stati costretti dalle circostanze ad imparare l'inglese degli alleati o il tedesco dei campi di lavoro.
Una lingua, quando si tratta di comuicare all'estero e non è importante tanto quanto una bussola in una situazione di sopravvivenza all'aperto (repeat afther me: "outdoors" ) o in luoghi a noi ignoti.
Se fossimo in difficoltà ed avessimo persino la fortuna di avere attorno qualcuno che ci vuole aiutare, saremmo comunque nei guai se non sapessimo parlare la lingua di queste persone per dirgli semplicemente "ho fame" , "sono ferito", "mi sono perso". Sarebbe un fallimento su tutta la linea. Dovuto al peggiore dei mali: l'ignoranza
Ma come fare? L'offerta è altissima: si va dai corsi di lingue più classici alle nuove possibilità che ci mette a disposizione la rete e la tecnologia: film, DVD e serie TV in lingua originale coi sottotitoli sono un metodo più divertente e leggero per fare pratica, affinare l'orecchio e la pronuncia, imparare nuovi termini. Per chi scrive la "prova del fuoco" sono state tutte e 6 le stagioni di Lost in lingua originale.
Infine, il test finale immancabile è la prova sul campo: un bel soggiorno di vacanza da passare rigorosamente da soli all'estero in cui essere costretti a mettersi alla prova.