La Commissione parlamentare giapponese che ha indagato sulla catastrofe nucleare di Fukushima ha concluso che il disastro nucleare dell'11 marzo 2011, "fu un incidente provocato dall'uomo" e non solo l'effetto dello tsunami che seguì il sisma. Contemporaneamente, a pochi mesi dal disatro, il Giappone fa retromarcia sui suoi progetti di denuclearizzazione e riapre le centrali. La motivazione del dietrofront sarebbero esclusivamente economiche.

Fatte queste premesse verrebbe da chiedersi se l'errore commesso dall'uomo non sia stato in primo luogo quello di costruire la centrale...

I fatti tangibili sotto gli occhi di tutti sono la pericolosità del territorio su cui le centrali sono costruite, l'eccessiva vicinanza alle acque dell'oceano, i danno incommensurabili che scaturiscono da un'incidente, il misero teatrino che segue col rimpallo delle responsabilità e le mezze verità dette per camuffare informazioni ancora più allarmanti, e l'eterno problema della natura fallace dell'uomo che commette e commetterà sempre errori.

Una delle definizioni di idiozia sarebbe quella di "continuare a ripetere le stesse cose aspettandosi risultati diversi".

 

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