Nell'articolo precedente abbiamo visto quanto l'Ebola non sia (mai stato) un problema di natura sanitaria per il nostro paese. Abbiamo soprattutto visto come una "macchina della paranoia" possa far scoppiare dei casi mediatici senza motivo. Questi comportamenti allarmistici trovano le loro radici nella rappresentazione fantasiosa che televisione e videogames fanno delle epidemie viraliOggi vedremo un secondo aspetto dei danni che può creare un simile atteggiamento: quello di oscurare i veri problemi presenti.

Il vero allarme per la salute a livello planetario sta nella resistenza agli antibiotici che virus e batteri stanno dimostrando, con sempre maggior forza. L'OMS lancia un serio allarme, fino a prevedere una situazione in cui non avremo più a disposizione antibiotici efficaci, e virus sempre più difficili da contrastare.

 

Il report dell'OMS

Si intitola "Antimicrobial resistance: global report on surveillance 2014" (Resistenza antimicrobica: report globale sulla sorveglianza 2014) e presenta l'andamento della battaglia tra antibiotici e infezioni. In estrema sintesi :

  • virus e batteri sono sempre più resistenti agli antibiotici. Batteri comuni come l'E-Coli o lo staffilococco, o quelli che causano polmonite, infezioni sanguigne e diarrea, presentano una sorta di immunità agli antibiotici nel 50% dei casi circa: metà dei pazienti non guarisce più. 
  • sono sempre meno e sempre più rare le scoperte di nuovi antibiotii efficaci. Come molti sapranno, l'alba degli antibiociti sono state le muffe con cui alcune tribù indiane curavano le proprie ferite. Ora i princìpi presenti in quelle muffe non solo non sono più efficaci, ma possono addirittura fungere da cibo per molti dei batteri di cui prima erano nemici.

La situazione sarebbe talmente seria da suggerire l'idea di una nuova era in cui gli antibiotici saranno completamente inefficaci, e l'umanità dovrà nuovamente affrontare virus e batteri come prima della loro scoperta, con un sostanziale ritorno della mortalità causata dalle più comuni infezioni.

 

Le cause

Le principali ragioni di questa preoccupante situazione sono l'abuso di antibiotici ed il loro utilizzo sbagliato. Non è raro ormai vedere antibiotici utilizzati per ogni malanno, e questo fa si che il nostro fisico sia sempre meno allenato a rispondere (quando possibile) alle infezioni. Contemporaneamente questa dura battaglia sta fortificanto i batteri, facendo in modo che "i sopravvissuti", seguendo le teorie evolutive di Darwin, diano origine a nuove generazioni in grado di resistere ai medicinali. I batteri infatti si riproducono ed evolvono molto più rapidamente dei loro avversari, e trovano quindi presto strategie e mutazioni capaci di vanificarne l'efficacia.

Vanno poi considerati gli antibiotici che assumiamo attraverso l'alimentazione, primi tra tutti quelli presenti nei cibi di origine animale.

 

Come contrastare tutto questo?

  • Innanzitutto è indispensabile ridurre drasticamente l'utilizzo di antibiotici solo ai casi davvero necessari. In questo modo daremo la responsabilità al nostro sistema immunitario di fare il suo dovere. E' però indispensabile discutere questi aspetti col proprio medico.
  • Successivamente bisogno assumere l'esatta posologia di antibiotici, senza interrompere prima la cura se ci si sente meglio. Così facendo sarà possibile uccidere anche gli esemplari più forti del virus, diversamente avremo contribuito a selezionare la prossima generazione più resistente, e magari contribuito a diffonderla.
  • Durante questo periodo è poi importante stare isolati, in modo da non fungere a nostra volta da veicolo per le infezioni trasmissibili. Meglio un giorno di riposo in più, per noi e per gli altri.
  • Occorre poi puntare molto sulla prevenzione, evitando di esporsi al contagio (vedremo in un futuro articolo cosa è bene fare). In molti paesi l'accesso a cure mediche e ad acqua pulita resta ancora un'obiettivo da conquistare, nel 2000 questa è una vergogna planetaria. Pare assurdo, ma l'animale più insidioso per l'uomo, che causa il maggior numero di morti all'anno sono le zanzare, con 750.000 morti l'anno, a causa dei contagi che veicolano.

 


 

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