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Oggi, 11 marzo, cade l'anniversario di due drammatici eventi che ci hanno colpito nel recente passato. Nel 2004 un'attentato a Madrid uccide 192 persone. Nel 2011 una sequenza di disastri naturali portano al disastro nucleare di Fukushima.

Vogliamo oggi fermarci un attimo a commemorare le persone decedute in queste due giornate, e ragionare secondo la nostra personale prospettiva da prepper a cosa e come è successo. Potrebbe capitare anche a noi? Potremmo gestire la situazione?

 

Fukushima

Il disastro di Fukushima Dachi ha già avuto ampio spazio sulle nostre pagine. In particolare la mancanza di una vera e propra soluzione impossibile da trovare, e sulle nefaste conseguenze che questo evento ha avuto a livello mondiale. Non manca poi una procedura da seguire in caso di disastro atomico per limitare i danni da esposizione.

Preriamo quindi concentrarcie oggi su un caso che non avevamo mai trattato prima e che merita la nostra attenzione ed il nostro rispetto.

 

Gli attentati di Madrid

Esattamente 10 anni fa, a tre giorni dalle elezioni,  quattro treni regionali di Madrid furono fatti esplodere in quattro stazioni differenti (Atocha, Santa Eugenia, El Pozo del Tío Raimundo, Téllez) durante l'ora di punta , fra le 7:36 e le 7:40. Morirono 192 persone e 2057 rimasero ferite. L'attentato era di matrice islamica, e lo scopo dichiarato di colpire la Spagna in quanto alleata di USA e UK contro l'Islam, e di influenzare le elezioni politiche.

Lo svolgimento dell'attentato, delle indagini, i risvolti politici e le reazioni della popolazione sono argomento che merita di essere approfondito separatamente attingendo da chi è più esperto di noi, che possiamo solo limitarci a porci la seguente domanda:

 

Si può fare qualcosa?

Una prima considerazione è sempre quella di mantenere alta l'attenzione, informandosi su diverse testate e fonti, per capire se il nostro paese è in un periodo caldo sia livello nazionale che a livello internazionale. La vicinanza di elezioni, l'instabilità politica e sociale, le difficoltà economiche, le rivendicazioni, l'impegno o la partecipazione in zone di guerra, sono tutti elementi da esaminare con attenzione.

Gli attacchi terroristici come quello di Atocha hanno lo scopo di seminare il panico ed il terrore causando danni enormi in termini di vite umane allo scopo di condizionare l'opinione pubblica e le istituzioni. Per questo motivo i lughi affollati o con un alto valore simbolico sono quelli presi solitamente di mira.

 

Più praticamente

Ad Atocha sono stati usati 10 zaini-bomba che sono esplosi in rapida successione nell'arco di soli 4 minuti  (nel caso degli attentati dell' 11 settembre il tempo tra lo schianto dei due aerei contro il WTC fu di 17 minuti). In attacchi di questo tipo non è mai possibile sapere a priori quanti ordigni ci saranno: se abbiamo la fortuna di non essere colpiti dalla prima esplosione, è indispensabile mettersi immediatamente al riparo quanto più distante ed al sicuro possibile.

In alcuni attentati una seconda bomba viene fatta esplodere poco distante dal luogo della prima, in modo da colpire anche tutti coloro che si avvicinano per prestare soccorso. Altre volte la prima esplosione viene usata per far fuggire le persone in una specifica direzione in cui è stata piazzata la seconda carica. Per questi motivi probabilmente conviene cercare di dirigersi verso luoghi isolati e non affollati.

Controllare ed individuare bagagli abbandonati e pacchi sospetti dovrebbe essere abitudine comune.