Il primo giorno, il 9 Dicembre, la protesta è stata quasi completamente ignorata dai media, e solo il secondo giorno se ne è parlato, grazie anche all'interessamento della politica.
Facciamo un breve punto della situazione e riportiamo alcune fonti di informazione.
L'informazione scorre in rete
- Viva Twitter : In questo momento pare che twitter sia l'unica fonte di informazioni affidabile e non filtrata. L'utilizzo dei social network era già stato fondamentale in passato per analoghe situazioni, per la sua caratteristica di essere intrensecamente democratico e diretto, dal basso. L' hashtag #forconi è in testa ai trends da 3 giorni di fila, come era capitato anni fa con il movimendo degli indignados in Spagna a Puerta del Sol. Vi si possono trovare sia messaggi di solidarietà che di dissenso, e tra questi anche messaggi di servizio per la coordinazione delle attività e
- Dirette su Youtube: Esiste un canale youtune, quello di LoSai.eu, che sta producendo una serie di dirette e scambio di informazioni provenienti dai diversi presidi e dalle diverse iniziative in tutta Italia.
- Gruppi Facebook chiusi : Molti gruppi Facebook, specie quelli più numerosi, sono scomparsi dal social network. Non si sa come e perchè siano stati chiusi, ma si ipotizza una forma di censura e di arginamento alle infornazioni che punta a limitare il coordinamento delle attività e la possibilità che altri possano eventualmente aderire o simpatizzare.
Il ruolo della Polizia
La Polizia e le Forze dell'Ordine sono diventate a pieno titolo protagoniste di questa situazione da quando lunedì mattina hanno fatto il gesto simbolico di togliersi il casco davanti ai manifestanti, gesto distensivo e pacifico molto diverso da quello che avevamo visto (e che temevamo) in Valdi Susa o altre situazioni.
Gli agenti hanno dimostrato forte senso di responsabilità e del ruolo istituzionale che rivestono anche quando hanno dignitosamente respinto al mittente le diverse critiche e richieste che a vario titolo gli sono state rivolte dal mondo della politica e dei giornalisti.
Resta comunque un velo di preoccupazione: la Polizia non è schierata con i manifestanti ma sta assolvendo al proprio compito come sempre, tuttavia la storia più volte ha dimostrato come un'eventuale coinvolgimento degli uomini in divisa in queste situazioni, porti a sconvolgimenti politici molto profondi.
Il resto del paese
Gli Italiani si dividono per ora tra chi simpatizza con la protesta e chi è contrario. E' buffo notare come tra i contrari abbondino quelli che accusano i manifestanti di essere estremisti politici eversivi, ora di destra e ora di sinistra. I giornali provano a fare diverse disamine, ma è difficile trovarne qualcuna sensata e che abbia davvero capito qualcosa. La politica è presa da altri problemi, soprattutto interni. Tutto questo dimostra come questo fenomeno sia trasversale e difficile da inquadrare e ingabbiare in vecchi concetti e classi di pensiero.
E se questo movimento è difficile da capire, sarà ancora più difficile capire cosa potrà portare.