I segnali che arrivano in questi giorni dal mondo della politica dimostrano un vuoto che fa spavento. Lungi da noi la volontà di parlare di politica e men che meno di partiti. Quello che vogliamo esprimere è la preoccupazione che nasce dalla consapevolezza di perdere il proprio ruolo come cittadini attivi ed elettori.

In molti hanno seguito il valzer delle voci rispetto alla possibilità di un "iMonti bis" al governo, il professore tiene il piede in due scarpe dichiarandosi sia pronto a passare il testimone, sia ad accogliere la richiesta di un suo ritorno per il bene del Paese.

I partiti di dividono tra chi è a favore e chi è contro, e mentre i primi sembrano salutare la notizia col sollievo di chi si vede togliere una responsabilità che non saprebbe gestire, i secondi puntano i piedi senza però fornire indicazioni chiare sulle alternative. Alternative che dovrebbero comunque passare attraverso le elezioni su cui grava il problema di una legge elettorale che nessuno vuole affrontare

Molti sostengono infatti che il sistema proporzionale (candidato più probabile dopo il porcellum), nella situazione attuale, le urne consegnerebbe al vincitore un'Italia ingovernabile, presto bloccata in un pantano ancora più denso. L'esito di questo blocco potrebbe facilmente essere quello di una instabilità nei mercati e di altri attacchi speculativi con relativa impennata dello spread, che porterebbero ad un veloce ritorno alle urne, come già successo in Grecia, o ad una seconda edizione dell'attuale governo tecnico.

La situazione quindi sembra grigia: il Parlamento è popolato da persone che si fa fatica a considerare adeguate (sia per vergognosi incidenti che per palese inefficienza) e alle sue porte bussa un movimento di cittadini che vogliono riappropriarsi del proprio futuro. Viene ventilato il rischio di ripetere il film già visto delle scorse elezioni greche, che annullerebbero l'esito di un voto democratico. La disoccupazione giovanile cresce e porta con se l'aumento delle persone rassegnate. Dopo la Grecia, anche la Spagna sembra non farcela più, e minaccia di trascinare con se altri stati europei, Italia per prima.