E' di pochi giorni fa la notizia dell'ennesimo massacro di massa ad opera di un folle armato negli Stati Uniti. Questo episodio si aggiunge alla triste lista (116 eventi) a cui appartiene anche Columbine, resa famosa dal film di Michael Moore.

Come spesso accade in questi casi la rete da il meglio ed il peggio di sè. Le persone si scagliano l'una contro l'altra confrontando opinioni e adducendo motivazioni nelle quali spesso si fa fatica a riconoscere il tratto del buon senso. Non vogliamo prendere in considerazioni quelle che certamente sono lesive delle dignità delle vittime, ma non possiamo non registrare il fatto che anche queste abbondino.

Possiamo fortunatamente mostrare un video di Fernando "Ferfal" Aguirre, autore di "Surviving the Economic collapse", che col buon senso di un esperto chiarisce alcuni punti importanti.

 

Cosa è accaduto

Prima del video è utile presentare i fatti accaduti, per chi ancora non li conoscesse, per chiarire di cosa stiamo parlando.

Il 20 luglio 2012 James Holmes, 24 anni, ha fatto irruzione in un cinema di Aurora, Colorado, durante la prima di "Batman: The Dark Knight Rises". Ha gettato una granata fumogena (lacrimogena?) in platea e, coperto:

  • da una maschera antigas,
  • guanti tattici,
  • giubbetto antiproiettili,
  • elmetto e
  • protettori per la gola e
  • le gambe a prova di proiettile

ha sparato agli spettatori con:

  • un fucile a pompa Remmington 870 calibro 12,
  • un fucile semi automatico Smith & Wesson M&P15,
  • una GLock modello 22.

Durante l'assalto sono stati esplosi centinaia di colpi, con una cadenza di uno al secondo. Settanta persone sono state colpite, tra cui 12 sono morte.

James Holmes era stato precedentemente descritto come una persona schiva, asociale, testarda, un genio inetto, ed aveva acquistato liberamente su internet le armi e 6350 munizioni. Tutto regolare. Tutto alla luce del sole.

 

Il parere di Fernando

Molti pareri, lontani dal buon senso e dal rispetto, si sono sprecati in questi giorni, specie quelle degli "eroi del giorno dopo" che vantano le potenziali azioni che avrebbero intrapreso per far andare diversamente gli eventi.

Fernando esprime il proprio parere, e ancora una volta è il parere di una persona che parla dalla sua esperienza reale, lontana da ogni fantasia.

I punti fondamentali sono:

  • rispetto per le vittime: troppo facile parlare da dietro un monitor. Parlare così è un'insulto.
  • a differenza di molte altre stupide esternazioni, Fernando dice che, se fosse stato presente e fosse stato armato, non avrebbe neppure provato a sparare, dato che la folla in movimento, il buio ed il gas avrebbero portato la probabilità di uccidere innocenti vicina al 100%.