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Preparazione

Esche Naturali per Fuoco fungo arboricoloNell’ ottica della sostenibilita’ in una situazione di soppravvivenza o di collasso socio-economico la capacita’ di accendere il fuoco e’ in cima alla lista delle conoscenze necessarie. Le esche sono quindi un elemento essenziale, ma le esche artificiali finiscono e i materiali per produrle possono scarseggiare o meglio utilizzabili per altri impieghi. Le esche naturali sono la risposta!
Vediamo allora come recuperare esche naturali con un metodo che funziona da 5300 anni.

Delle esche naturali reperibili nelle nostre zone, quelle meno conosciute sono i funghi arboricoli. Scientificamente chiamato Fomes Fomentarius questo fungo e’ abbastanza diffuso nelle zone temperate dell’ emisfero Nord. Sul sito dell’associazione A.M.I.N.T (Associazione Micologica e Botanica) c’e’ un post interessante che mostra parecche foto del fungo nell nostre regioni.

Cresce in prevalenza sugli alberi di betulla, pioppi e querce e si presenta abbastanza di frequente su alberi morenti o morti (da quest’ ultimi si puo’ ricavare anche l'esca da legno marcio). Da notare le generose dimensioni! Essendo questo fungo a crescita pluriennale, certi esemplari possono raggiungere anche i 70-80 cm alla base del “cappello” chiamato imenoforo, mettendoci a dispoizione moltissimo materiale.

Esche Naturali Fuoco fungo arboricolo foto


I funghi una volta raccolti vanno lavorati prima di poterli usare come esca. Semplicemente si tratta di:

  • pelarli e rimuovere la corteccia esterna, morbida e biancastra, al fine di esporre la parte interna di color marroncino chiaro (chiamata “Amadou”)
  • tagliarli in pezzetti piu’ gestibili e
  • farli seccare completamente al sole

...e l’esca e’ pronto per l’uso! Tale esca, quando asciutta, e’ in grado di produrre molto facilmente un’ambra usando il ferrocerio o firesteel, ma possiamo anche usare la selce o un acciarino primitivo con successo, nonostante questi producano meno scintille e di temperatura minore.

Nel 18° secolo era in voga un metodo per "truccare" queste esche e renderle ancora più efficaci. L'esca asciutta veniva imbevuta in una soluzione (20-25%) di acqua e Nitrato di Potassio (KNO3) che all'epoca si chiamava "salnitro", e quindi la si lasciava nuovamente seccare. Dopo il trattamento questa esca diventava ancora piu’ efficace, anche in situazioni più difficili. Oggi il nitrato di potassio si può acquistare in erboristeria o nei consorzi agrari, venduto come fertilizzante.

Ma le sorprese non finiscono qui: il fungo arboricolo ha anche delle proprietà medicali, di cui però non parleremo qui.

L’impiego di questo fungo risale alla notte dei tempi; Otzi L’Uomo dei Ghiacci mummificato scoperto sulle alpi al confine tra l’Italia e l’Austria nel 1991, aveva pezzi di questo fungo con se’ già 5300 anni orsono. Tranquilli, Otzi non è morto per ipotermia ma combattendo, quindi se questo metodo funzionava per lui, è garantito che farà il suo lavoro anche per noi!

 

Paolo in Africa per Prepper.it

 

 

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